Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


Il Ministro Pecoraro Scanio e Il Regista Tornatore in merito alle trivelle in Val di Noto

Posted in Articoli,Documenti,Rassegna Stampa by admin on 20 Giugno 2007

Sul finto stop alle trivellazioni petrolifere texane in Val di Noto

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Intervista di Cinzia Della Valle
Palermo (Il manifesto -17.06.07)

Ce l’ha col governatore?
Ha bluffato due volte, prima sui termovalorizzatori e poi sulle trivelle in Val di Noto. Come può, lui che rappresenta le istituzioni, dire che la società petrolifera Panther oil rinuncia ai permessi in Val di Noto e poi la stessa società lo corregge spiegando che rinuncia a una piccola parte di area, tra l’altro dove non avrebbe comunque trivellato? Cuffaro in modo plateale utilizza la disinformazione, metodo che apparteneva alla tradizione stalinista.
Anzi, dirò di più..

Prego.
Dallo scorso ottobre la divisione protezione natura del mio ministero chiede alla regione siciliana chiarimenti sulla valutazione d’incidenza nell’area intorno al sito d’interesse comunitario (Sic) della val di Noto, procedura imposta da Bruxelles, che delega i governi nazionali a vigilare sul rispetto delle regole sui Sic. Bene, non abbiamo mai ricevuto risposte. Mercoledì scorso abbiamo inviato una diffida alla regione con la quale chiediamo di revocare le autorizzazioni alla società petrolifera, perché la valutazione d’incidenza è fondamentale prima di ogni attività».

Alfonso Pecoraro Scanio Ministro dell’Ambiente

Dopo l’appello dello Scrittore Andrea Camilleri continuano gli interventi di uomini illustri del mondo della cultura e dello spettacolo in difesa del Val di Noto.
Leggi le dichiarazioni di Tornatore e Sgarbi in merito alla Provincia di Ragusa, nell’articolo pubblicato dalla Sicilia

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Trivellazioni in Val di Noto

Posted in Articoli,Documenti by admin on 18 Giugno 2007

Riporto un bellissimo articolo di GREENPEACE sull’argomento del 2/06/2005. Voglio portare all’attenzione come la foto qui riportata, che è una carta topografica della Phanter Oil, riproduca il territorio del Val di Noto, senza che siano segnate le città o le zone protette. Questo dà la cifra di come la società americana consideri la Sicilia ed il territorio atto alle ricerche: un territorio senza persone, nè valori, nè identità culturale !!! E’ la mappa asettica di un chirurgo !!!!!!

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Siracusa – 02/06/2005: Trivellazioni nell’area della valle del Tellaro ? Il punto L’ex assessore siciliano all’industria, Marina Noè, ha firmato i decreti che danno il via libera alla ricerca ed alla estrazione di idrocarburi gassosi e liquidi (quindi anche petrolio) nel Val di Noto, famoso in tutto il mondo per la ricchezza del suo patrimonio ambientale e culturale in un territorio che comprende 15 comuni tra le province di Ragusa, Catania e Siracusa. I comuni interessati da questo provvedimento sono: Avola, Buscemi, Noto e Rosolini per il territorio di Siracusa, Caltagirone, Grammichele, Licodia Eubea, Mazzarrone e Vizzini per quello di Catania, Chiaramonte Gulfi, Comiso, Giarratana, Modica, Monterosso Almo e Ragusa per quello di Ragusa.

L’area interessata ha un estensione di 746 chilometri quadrati, da Caltagirone alla riserva naturale di Vendicari, e comprende rinomate bellezze ambientali come la Valle del Tellaro, del Tellesimo e dell’Irminio, e tesori archeologici come l’antica citta’ di Eloro, un insediamento risalente all’età del Bronzo, e mosaici di ville romane. Inoltre nel cuore di questo territorio destinato ad essere perforato dalle trivelle, si trova il Val di Noto con il suo barocco riconosciuto patrimonio dell’umanità‘ dall’UNESCO. Chi è coinvolto nelle trivellazioni?

Titolari delle concessioni quattro compagnie petrolifere: la PANTHER OIL, la EDISON, la SARCIS e la ENI. La concessione comprende anche il diritto ?a costruire, esercitare e mantenere un sistema, parziale o completo, di serbatoi e di condotte? tale sistema può comprendere, fra l?altro, le stazioni di spinta iniziale o intermedie e i relativi serbatoi, macchinari annessi, le condotte principali e secondarie?. Ricordiamo che quanto a idrocarburi, il Val di Noto ha già dato (vedi impianti estrattivi di Ragusa) e che ci è bastata l?esperienza dell?industrializzazione selvaggia della zona Melilli-Augusta-Priolo, tristemente nota come ?Triangolo della morte?. (more…)

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PROCESSO KARTODROMO-ITIS. GLI INQUIRENT-TESTI: “scomparsi 300 mila euro del finanziamento”

Posted in Articoli,Itis - Biomassa,Kartodromo,Varie by admin on 17 Giugno 2007

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L’escussione dei carabinieri delegati per svolgere le indagini circa le concessioni per la costruzione del kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare, sono state oggetto di dibattimento nel processo in corso davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere). Puntigliose, ricche di particolari le escussioni del capitano Giuseppe Morale, all’epoca tenente in quota alla Compagnia dei Carabinieri di Modica, del maresciallo Raimondo e del brigadiere Tosto, quest’ultimo del Nucleo Operativo Ecologico, che, in sostanza, hanno confermato tutti i contenuti dell’indagine scaturita da esposti presentati dai residenti delle due zone, dal Movimento Azzurro e da Legambiente.

I tre militari hanno fornito un quadro d’insieme molto corposo: hanno raccontato di fatture commerciali di rilevante somma che servivano per ottenere finanziamenti attraverso lo Sportello Unico, emesse per opere ancora non realizzate, che non corrispondevano alla realtà.

In questo senso si è fatto specifico riferimento a trecentomila euro a fronte di un milione di euro di finanziamento, dei quali non ci sarebbe traccia circa la destinazione avuta.

E poi hanno detto della distanza di uno degli impianti da Cava Gisana. Hanno descritto lo stato dei luoghi con certosini particolari.
“Abbiamo trovato – è stato detto in aula – gente che aveva già dato fuoco ad alcuni alberi”.

Prima di ascoltare i tre carabinieri(Morale è stato, nel frattempo, promosso e trasferito a Reggio Calabria), il pubblico ministero, Francesca Aprile, ha prodotto documentazione “elefantiaca” per la quale le controparti hanno chiesto di esaminare.

Il Tribunale, in questo senso, si è riservato di deliberare per la prossima udienza fissata per il 20 giugno, quando sarà escusso Giovanni Di Stefano della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali.Successivamente si dovrebbe andare oltre la pausa d’estate. Nel processo di rilevante importanza è stata l’ammissione a costituirsi parte civile da parte del Ministero per l’Ambiente, e degli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, attraverso l’Avvocatura dello Stato rappresentata dall’avvocato Domenico Maimone, oltre al Movimento Azzurro, a Legambiente, tramite gli avvocati Antonio Borrometi e Tiziana Serra, e ad una ventina di proprietari di alcuni terreni confinanti con le aree sottoposte ai vincoli ambientali e paesaggistici, patrocinati dall’avvocato Giovanni Giurdanella, e del Comune di Pozzallo, attraverso l’avvocato Giorgio Terranova.

Fonte: Saro Cannizzaro

Altre foto impianto biomassa Itis
Altre notizie correlate: Radio RTM

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PROCESSO A KARTODROMO. STORICA COSTITUZIONE IN GIUDIZIO DEL MINISTERO TERRITORIO E AMBIENTE E DELLA REGIONE

Posted in Articoli,Itis - Biomassa,Kartodromo,Varie by admin on 17 Giugno 2007

kart3.jpgIl Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere)scioglie le riserve ed ammette la costituzione in giudizio del Ministero per l’Ambiente, e degli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, attraverso l’Avvocatura dello Stato rappresentata dall’avvocato Domenico Maimone. Ammesse quali parti civili anche le associazioni ambientaliste Movimento Azzurro e Legambiente, tramite gli avvocati Antonio Borrometi e Tiziana Serra, cosiccome oltre 20 proprietari di alcuni terreni confinanti con le aree sottoposte ai vincoli ambientali e paesaggistici, patrocinati dall’avvocato Giovanni Giurdanella.

Vi è di più: anche il Comune di Pozzallo, attraverso l’avvocato Giorgio Terranova, si è potuto costituire per via della continuità col territorio di Modica. Il Tribunale, insomma, ha confermato quanto già era scaturito nella fase preliminare del procedimento riguardante la vicenda sulla realizzazione del kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e la costruzione di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare.

C’era un’atmosfera quasi ansiosa ieri mattina in aula prima della lettura dell’ordinanza da parte del presidente del Collegio. L’ammissione del Ministero e degli assessorati regionali è stato letto come un avvenimento sostanzialmente storico in una vicenda del genere. Gli imputati in tutto sono 13, tra funzionari del Comune, della Sovrintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa, della Forestale, tecnici e proprietari delle concessioni. Il collegio difensivo è formato dagli avvocati Franco e Michele D’Urso, Giuseppe Nigro, Salvatore Poidomani e Luigi Piccione.

kart1.jpgI testimoni, complessivamente, sono una cinquantina, molti dei quali convocati oltre che dal pubblico ministero, Francesca Aprile, anche da alcuni difensori. Alla fine di novembre del 2004, i carabinieri sequestrarono numerosi documenti che riguardavano diverse concessioni ed in particolare quelle che riconducevano al kartodromo, all’impianto di biomassa, alla Colacem e alla Tifeo. Le indagini della magistratura scaturirono da esposti presentati dai residenti delle due zone, dal Movimento Azzurro e da Legambiente.

Fu un’interrogazione dei senatori Gianni Battaglia e Anna Donati, ad indurre, specificatamente, il Ministro dell’Ambiente e Tutela del Territorio e del Mare a proporre la costituzione, considerato che i due parlamentari chiesero se relativamente al procedimento penale pendente avanti al Tribunale di Modica, concernente reati circa il rilascio delle concessioni per la realizzazione dell’impianto di trattamento della biomassa e del kartodromo, il Ministero, parte offesa nel medesimo processo, intendesse affiancare, i cittadini residenti, le associazioni ambientaliste ed il Comune di Pozzallo, esistendone i presupposti di fatto e di diritto.

Fonte: Saro Cannizzaro

Articolo di Nino Spadaro pubblicato sul Dialogo di Modica
Altre notizie correlate su Radio RTM
Interrogazione parlamentare

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Salviamo Val di Noto dalle trivelle dei petrolieri

Posted in Articoli,Pubblica Evidenza,Rassegna Stampa by admin on 7 Giugno 2007

noto.jpgCARO direttore, i milanesi come reagirebbero se dicessero loro che c’è un progetto avanzato di ricerche petrolifere proprio davanti al Duomo? Rifarebbero certo le cinque giornate. E i veneziani, se venissero a sapere che vorrebbero cominciare a carotare a San Marco? E i fiorentini, sopporterebbero le trivelle a Santa Croce? I rispettivi abitanti che ne direbbero di scavi per la ricerca del petrolio a Roma tra i Fori imperiali e il Colosseo, a piazza Di Grado a Genova, sulle colline di Torino, a piazza delle Erbe, a piazza Grande, lungo le rive del Garda?

Non si sentirebbero offesi e scempiati nel più profondo del loro essere? Ebbene, in Sicilia, e precisamente in una zona che è stata dichiarata dall’Unesco “patrimonio mondiale dell’umanità“, il Val di Noto, dove il destino e la Storia hanno voluto radunare gli inestimabili, irrepetibili, immensi capolavori del tardo barocco, una società petrolifera americana, la “Panther Eureka”, è stata qualche anno fa autorizzata, dall’ex assessore all’industria della Regione Sicilia, a compiervi trivellazioni e prospezioni per la ricerca di idrocarburi nel sottosuolo. In caso positivo (positivo per la “Panther Eureka”, naturalmente) è già prevista la concessione per lo sfruttamento dell’eventuale giacimento.

In parole povere, questo significa distruggere, in un sol colpo e totalmente, paesaggio e storia, cultura e identità, bellezza e armonia, il meglio di noi insomma, a favore di una sordida manovra d’arricchimento di pochi spacciata come azione necessaria e indispensabile per tutti. E inoltre si darebbe un colpo mortale al rifiorente turismo, rendendo del tutto vane opere (come ad esempio l’aeroporto Pio La Torre di Comiso) e iniziative sorte in appoggio all’industria turistica, che in Sicilia è ancora tutta da sviluppare.

Poi l’inizio dei lavori è stato fermato, nel 2003, dal Governatore Cuffaro su proposta dell’allora assessore ai Beni Culturali Fabio Granata, di Alleanza nazionale, in prima fila in questa battaglia.

Ma è cominciato quel balletto tutto italiano fatto di ricorsi all’ineffabile Tar, rigetti, annullamenti, rinnovi, sospensioni temporanee, voti segreti, vizi di forma e via di questo passo ( ma anche di sotterranee manovre politiche che hanno sgombrato il campo dagli oppositori più impegnati).

E si sa purtroppo come in genere questi balletti vanno quasi sempre tristemente a concludersi da noi: con la vittoria dell’economicamente più forte a danno degli onesti, dei rispettosi dell’ambiente, di coloro che accettano le leggi. E i texani, dal punto di vista del denaro da spendere per ottenere i loro scopi, non scherzano.

Vogliamo, una volta tanto, ribaltare questo prevedibile risultato e far vincere lo sdegno, il rifiuto, la protesta, l’orrore (sì, l’orrore) di tutti, al di là delle personali idee politiche?

Per la nostra stessa dignità di italiani, adoperiamoci a che sia revocata in modo irreversibile quella contestata concessione e facciamo anche che sia per sempre resa impossibile ogni ulteriore iniziativa che possa in futuro violentare e distruggere, in ogni parte d’Italia, i nostri piccoli e splendidi paradisi. Nostri e non alienabili.

Andrea Camilleri a Repubblica

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Il clima minaccia le 10 meraviglie del Mondo

Posted in Articoli by admin on 6 Aprile 2007

Rapporto del Wwf presentato a Bruxelles

Dall’Himalaya alla barriera corallina, dal Rio delle Amazzoni allo Yangtze i luoghi che rischiano di essere devastati da caldo e siccità

01.jpgROMA – Il cambiamento del clima può cambiare la Terra e anche i luoghi più spettacolari sono a rischio come sottolinea l’ultimo rapporto del Wwf, intitolato “Salviamo le meraviglie naturali del mondo dal cambiamento climatico”, che viene presentato a Bruxelles a un giorno dalla chiusura dei lavori del secondo Gruppo di Lavoro dell’IPCC (Comitato Intergovernativo sul Mutamento Climatico) sugli impatti, la vulnerabilità e l’adattamento ai cambiamenti climatici, la cui pubblicazione è prevista per venerdì.

ANCHE I PARADISI NATURALI SOFFRONO IL CALDO – Dalle vette più alte del pianeta ai coloratissimi abissi degli oceani, specie, paesaggi, ecosistemi rischiano di non sopravvivere agli impatti del cambiamento climatico indotti dall’intervento umano, che sta ormai procedendo a ritmi insostenibili. Le meraviglie della natura hanno caldo: sono dieci quelle lpiù a rischio scelte come focus nello studio del Wwf, ma sono molte altre quelle che presto o tardi subiranno un analogo grado di minaccia. (more…)

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Un miliardo di persone in pericolo. Soprattutto bambini

Posted in Articoli by admin on 6 Novembre 2006

Inquinamento, non solo Chernobyl
ecco la top ten delle città a rischio

Un istituto newyorkese ha stilato la classifica dell’emergenza

Cinque i siti nell’ex Urss. Allarme anche in Zambia, Cina, India
Anche il Perù tra le nazioni dove l’emergenza inquinamento è altissima
C’E’ ancora Chernobyl tra i dieci siti più inquinati del mondo. La cittadina ucraina – a vent’anni dall’esplosione nucleare cento volte più potente di Hiroshima e Nagasaki – resta tristemente simbolo della capacità dell’uomo di distruggere se stesso e l’ambiente che lo circonda.

Lo sostiene la classifica stilata dal Blacksmith Institute di New York, organismo di ricerca non profit, secondo la cui denuncia un miliardo di persone si ammala a causa dell’inquinamento. Il direttore dell’istituto, Richard Fuller, sostiene che, sempre l’inquinamento, provoca il 20% per cento dei decessi nei paesi in via di sviluppo. Le tossine ambientali avvelenano gli abitanti sviluppando tumori, infezioni e la nascita di bambini con sindromi gravissime. (more…)

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Dal 9 ottobre la Terra è in «debito ecologico»

Posted in Articoli by admin on 9 Ottobre 2006

Il primo «Overshoot Day» fu calcolato il 19 dicembre 1987

Un parametro che misura il punto in cui le risorse utilizzate dagli esseri umani superano quelle che il pianeta è in grado di produrre

LONDRA – Da lunedì 9 ottobre fino alla fine dell’anno la Terra sarà in «debito ecologico». Un parametro che misura il punto virtuale in cui le risorse del pianeta utilizzate dagli esseri umani superano quelle che il pianeta stesso è in grado di produrre. Quindi si va in una sorta di «bolletta» dell’ambiente, per la quale al contrario di un conto corrente in rosso, non si sa bene chi deve intervenire. O meglio si saprebbe, visti i pochi risultati sul fronte del consumo energetico e della ricerca di fonti alternative e le mancate adesioni al protocollo di Kyoto di potenze come gli Stati Uniti e la Cina.
DISTANZA CHE SI RIDUCE – Il fatto scolvolgente è che il cosiddetto «Ecological Debt Day» (o Overshoot Day) viene anticipato ogni anno. Il che significa che il pianeta fa sempre più fatica a «star dietro» alle nostre sempre crescenti necessità. Il primo «giorno in debito» fu calcolato nel 1987, esattamente il 19 dicembre. Diciannove anni dopo viene anticipato di quasi due mesi, al 9 ottobre. (more…)

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Abidjan sei morti per rifiuti tossici da nave

Posted in Articoli by admin on 8 Settembre 2006

La nave è greca con bandiera di Panama ed è stata noleggiata da una multinazionale con sede in Olanda e quartier generale in Svizzera 

probo_koala.jpgABIDJAN (Costa d’Avorio) – L’Africa è l’immondezaio del mondo e questa storia che arriva dalla Costa d’Avorio lo conferma. Nella capitale Abidjan sei persone (tra cui quattro bambini) sono già morte, 23 sono state ricoverate in ospedale e quasi 16 mila hanno dovuto ricorrere a cure mediche per i rifiuti tossici scaricati da una nave noleggiata da una multinazionale. Anche se, ammette il portavoce del ministero della Sanità ivoriano Simeon N’Da, molte richieste potrebbero essere dovute a una psicosi collettiva. Sul fatto sta ora indagando una commissione dell’Onu perché si tratta di un intrigo internazionale. (more…)

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Il ponte sullo stretto e la questione politica

Posted in Articoli by admin on 5 Settembre 2006

Liberare la questione del ponte sullo stretto dall’abbraccio soffocante delle ideologie e del peso dei tanti luoghi comuni, credo ci sia un solo percorso: esaminare gli studi che nel corso degli anni sono stati prodotti da organi competenti e qualificati.

Il materiale non manca: il progetto della Spa, le analisi degli Advisor, la relazione della commissione ad hoc del passato consiglio comunale di Messina, i rilievi mossi dal Cipe, le deduzioni del Wwf, lo studio di fattibilità economica dell’Università di Reggio, solo per citarne alcuni. Ebbene, alla fine di una paziente e serena lettura, alcuni interrogativi si impongono e pretendono una risposta chiara. Vado per accenni: si dice che il ponte si farà senza impegno per le casse dello Stato, cioè con capitale interamente privato. (more…)

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Un Delitto “quasi” annunciato Un Kartodromo in area protetta

Posted in Articoli by admin on 29 Novembre 2004

kart0.jpgII rumore era distinto ed inequivocabile: si trattava di una escavatrice che stava eseguendo lavori di sbancamento non lontano da casa mia, in campagna. Normali lavori per la realizzazione di qualche nuova residenza per le vacanze estive …; stanno realizzando lo scavo per il piano interrato, mi dicevo; fra una settimana al massimo concluderanno i lavori e cesserà anche questo fastidioso rumore. Però i lavori, ed il rumore, si prolungavano nel tempo oltre ogni ragionevole supposizione. Possibile che le residenze da realizzare sono due o tré? Un paio di volte, lungo la strada a valle, intanto mi imbattevo in grossi camions, carichi di blocchi rocciosi delle più svariate dimensioni, che si dirigevano verso la zona oggetto dei lavori di sbancamento. (more…)

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Nessuna risposta ai nostri dubbi sul porto di Marina di Ragusa

Posted in Articoli by admin on 30 Luglio 2002

Egregio Direttore,
le chiediamo ospitalità in relazione al dibattito sulla realizzazione del Porto allo Scalo Trapanese.
Nelle dichiarazioni da noi rilasciate al Suo giornale intendevamo rilanciare una serena e pubblica riflessione su una iniziativa  di grande impatto, la cui realizzazione comunque tocca profondamente gli interessi dei cittadini e di cui però sono sconosciuti all’opinione pubblica i dettagli progettuali e la reale portata dell’opera. Dagli elementi a disposizione diversi sono gli interrogativi che emergono e di alcuni di questi ci  siamo fatti portatori. (more…)

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