Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


Gli Schifosi – La raccolta delle olive

Posted in Video by admin on 20 Ottobre 2020
Estratto da la serie: Gli Schifosi – La raccolta delle olive

Albero secolare di olivo avvelenato con Glifosate

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Petizione popolare per Zimmardo Bellamagna

Posted in Biogas Zimmardo,Documenti,Pubblica Evidenza by admin on 18 Ottobre 2020

Petizione popolare

Al Soprintendente ai Beni Ambientali e Culturali della Provincia di Ragusa

Dr. Antonino De Marco

e p.c.

Al Presidente della Regione Siciliana

On. Nello Musumeci

All’Assessore ai Beni Culturali e dell’Identità Siciliana 

Dr. Alberto Samonà

Al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo

On. Dario Franceschini

I sottoscritti  Cittadini, nati e /o residenti a Modica

Premesso che l’art.9 della Costituzione attribuisce alla Repubblica la tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico della Nazione;

Premesso che la Repubblica, come recita l’art.114 della Carta Costituzionale, è costituita dai Comuni, dalle Province, dalle Città Metropolitane, dalle Regioni e dallo Stato;

Viste le competenze speciali della Regione Siciliana in materia di salvaguardia e valorizzazione del paesaggio e dei beni ambientali e culturali;

Considerato che il paesaggio naturalistico e rurale del Comune di Modica, frutto di una secolare interazione fra l’uomo e la natura, rappresenta un patrimonio unico al mondo, una risorsa di inestimabile valore da tutelare, valorizzare per la sua forte identità e difendere da ogni ulteriore intervento di cementificazione selvaggia e di devastazione ambientale;

Considerato che la contrada Zimmardo-Bellamagna rappresenta non solo un momento suggestivo del nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico, ma anche un’area di grande interesse archeologico, storico e culturale, come dimostrano gli studi approfonditi  degli archeologi Anna Maria Sammito e Vittorio Rizzone sulla Necropoli di Bellamagna, appartenente al periodo Castellucciano;

Sottolineato che la contrada Zimmardo-Bellamagna ha fatto da location a uno degli episodi del film “KAOS” dei fratelli Paolo e Vittorio Taviani, considerato uno dei capolavori della cinematografia nazionale e internazionale;

Valutato il carattere ormai indifferibile di un provvedimento di codesta Soprintendenza volto a tutelare sia il paesaggio agrario che l’area archeologica, mettendoli al riparo, in via definitiva, da tentativi di devastazione ambientale che si sono succeduti negli ultimi vent’anni e da ultimo con l’autorizzazione del Suap di Modica, priva peraltro del parere della Soprintendenza di Ragusa, a costruire un mega impianto di biometano proprio nel cuore della contrada Zimmardo-Bellamagna;

Valutata positivamente la richiesta avanzata dal Sindaco di Pozzallo, Dr. Roberto Ammatuna di attribuire alla suddetta contrada il riconoscimento di Sito di Interesse pubblico;

Valutati negativamente, in relazione al progetto di costruzione del mega impianto di biometano, le dichiarazioni pubbliche rese anche nel corso del Consiglio Comunale aperto del 27 novembre 2019 dal Sindaco di Modica Abbate, nonché gli atti amministrativi assunti a difesa dell’autorizzazione del Suap, il silenzio e l’inerzia nell’individuazione di un sito  alternativo, nonostante l’impegno assunto in sede di Soprintendenza;

Preso atto che il TAR di Catania, chiamato a pronunciarsi sulla realizzazione di tale impianto, ha accolto la richiesta del rinvio per favorire la ricerca di un sito alternativo prima del prossimo 21 ottobre, data in cui sarà emessa la relativa sentenza;

Valutato che l’esito della sentenza non avrà  effetto immediato in quanto la parte soccombente ricorrerà con ogni probabilità  al Consiglio di Giustizia Amministrativa e che, comunque,  la salvaguardia e il destino di un bene comune, di un patrimonio paesaggistico e archeologico di grande interesse storico, culturale e ambientale non possono in ogni caso dipendere dall’esito di un contenzioso di natura amministrativa;

Considerato, infine, che la realizzazione di un mega impianto di biometano, a causa della localizzazione proposta e non certamente per contrarietà alle fonti energetiche alternative, arrecherebbe   danni irreversibili al nostro patrimonio paesaggistico, archeologico, storico e culturale e comprometterebbe, altresi, la richiesta avanzata dal Comune di Modica al Ministero per i Beni Culturali e Ambientali al fine di ottenere il titolo di “Modica Capitale della Cultura Italiana 2022”;

Tutto ciò premesso e considerato, i sottoscritti Cittadini nati e/o residenti a Modica, 

                     CHIEDONO

a codesta Soprintendenza ai Beni Ambientali e Culturali di avviare, con la massima urgenza possibile, anche in base ai principi di precauzione, di prevenzione, di armonia e di unitarietà dei contesti territoriali che presentano valori paesaggistici e archeologici, tutte le procedure necessarie per la salvaguardia, la tutela e la valorizzazione della contrada Zimmardo- Bellamagna, attraverso il riconoscimento di Sito di Interesse pubblico, pregio naturalistico e paesaggistico, valore storico e archeologico.

Angela Allegria-  Avvocato

Michele Armenia. –  Professore

Giovanni Avola. –  già Segretario  generale CGIL Ragusa

Giuseppe Barone. –  Docente universitario

Piergiorgio Barone  –  Professore 

Marcella Burderi  –  Scrittrice

Antonello Buscema  –   già Sindaco di Modica…

Antonio Calabrese. –  Imprenditore

Carlo Cartier  –  Attore

Gianni Contino. –  Giornalista

 Franco Di Martino  – Psicologo

Angelo Di Natale. –  Giornalista

Giovanni Di Rosa. – Professore

Ignazio Monteleone  –  Pittore

Luisa Montù  –  Giornalista 

Paolo Oddo  –  Giornalista

Giorgio Pluchino. –  Architetto

Corrado Rizzone. –  Agronomo

Angelo Ruta  –  Illustratore

Ernesto Ruta  –  Guida Turistica

Antonio Ruta  –  Avvocato

Carmelo Ruta  –  già Sindaco di Modica

Pierpaolo Ruta. –  Imprenditore

Arianna Salemi. –  Animatrice culturale

Giovanni Savarino. –  Ingegnere

Peppe Sammito. –  già Amministratore Comune  di Modica

Santo Santaera  –  ex Assessore Provinciale Ambiente

Concetto Scivoletto. – già Senatore della Repubblica

Luca Scivoletto. –  Regista

Andrea Tidona. –  Attore

Nele Vernuccio. –  Redattore  di Dialogo

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LA STIMA DEI PARCHI, GIARDINI E ALBERATURE

Posted in Documenti,Letture by admin on 10 Ottobre 2020

Prof. Francesco Ferrini[1], Prof. ssa Daniela Romano[2], Prof. Alessio Fini[3]

Gli spazi a verde, spesso indicati come infrastrutture verdi (green infrastructure), sono sempre più considerati come una rete di luoghi interessati da vegetazione, localizzati in ambito urbano o rurale, in grado di fornire un’ampia gamma di vantaggi ambientali e di migliorare la qualità della vita per le comunità locali. Insieme alla proliferazione di nuove tipologie di verde (da quello pensile al verde verticale, agli impianti per la regimazione delle acque), si registra un aumento della consapevolezza sui vantaggi che essi apportano, definiti come servizi ecosistemici e che possono essere ricondotti a tre grandi categorie: i) approvvigionamento di risorse, ii) regolazione di fenomeni ambientali e iii) culturali riferiti cioè alla fornitura di beni non materiali. Accanto ai benefici, gli spazi a verde, e in particolare gli alberi, possono talvolta rappresentare fattori di rischio, a causa di schianti improvvisi determinati dai sempre più frequenti fenomeni climatici anomali e da errori nella scelta della specie e/o nella modalità di impianto e gestione. Così come errori nella gestione (es. capitozzature) possono ridurre il valore dell’albero e i servizi ecosistemici forniti, anche la non corretta esecuzione di pratiche -colturali, quale il rinnovamento di alberi a cui è associato un rischio non accettabile e non mitigabile, possono essere cause di azioni legali che richiedono la stima accurata del valore degli alberi compromessi o la quantità di nuovi impianti necessari per compensare gli alberi abbattuti. I metodi più diffusamente utilizzati a livello internazionale per la stima del valore monetario degli alberi (es. Direct Cost Technique, Trunk Formula Method) sono incentrati sul concetto di valore di sostituzione, mentre in scarsa considerazione è tenuto il valore monetario dei servizi ecosistemici forniti.

Gli economisti hanno sviluppato diversi metodi di valutazione per stimare i benefici e quindi il valore economico delle risorse ambientali in termini monetari. Il trasferimento di valore è un processo in cui i valori identificati in un’area di studio sono utilizzati per dedurre il valore nell’area di interesse. Il trasferimento di valore per una infrastruttura verde richiede la comprensione delle caratteristiche delle infrastrutture verdi – siano essi alberature, giardini o parchi – per definire quali vantaggi forniscano in termini economici. In questa relazione, in particolare, anche in considerazione della formazione culturale dei relatori, dopo una breve illustrazione dei principali vantaggi e svantaggi dei processi di stima più comunemente utilizzati, si forniranno delle indicazioni analitiche sui benefici ecosistemici in senso lato che le infrastrutture verdi assicurano e dei riferimenti oggettivi per poter pervenire al calcolo del loro valore.

L’attenzione, nello specifico, sarà posta all’ambiente urbano; in quest’ultimo, infatti, la questione della stima dei servizi ecosistemici offerti dalle infrastrutture verdi e gli eventuali danni determinati dallo schianto di alberature assumono particolare interesse.

[1] Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali (Dagri) – Università degli Studi di Firenze

[2] Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente (Di3A) – Università degli Studi di Catania

[3] Dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali – Produzione, Territorio, Agroenergia (DISAA) – Università degli Studi di Milano

Fonte: Fidaf

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Zimmardo-Bellamagna sia riconosciuta come sito di interesse pubblico

Posted in Biogas Zimmardo by admin on 8 Ottobre 2020

Il Sindaco di Pozzallo presenta istanza alla Sovraintendenza

E’ stata presentata stamani dal Sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna una istanza, indirizzata alla Sovrintendenza di Ragusa e all’Assessorato Regionale ai Beni Culturali ed Ambientali, per richiedere che contrada Zimmardo-Bellamagna sia riconosciuta come sito di notevole interesse pubblico.
Il Codice dei beni culturali e del paesaggio – afferma il primo cittadino di Pozzallo – assegna agli enti pubblici territoriali la iniziativa di chiedere che venga accertata la sussistenza del notevole interesse pubblico di complessi di cose immobili che compongono un caratteristico aspetto avente valore estetico e tradizionale”.
“Tenuto conto che già il Comune di Pozzallo ha subito la perdita di un riconoscimento paesaggistico, in aree limitrofe al suo territorio, divenute di fatto incompatibili con le qualità necessarie a detto riconoscimento – prosegue Ammatuna – non è più tollerabile che si continui su questa scia, danneggiando irreparabilmente anche un sito di notevole valore archeologico ed ambientale come contrada Zimmardo – Bellamagna consentendo l’insediamento di un impianto di biogas”.
“In passato ho assistito ad azioni estremamente celeri della Sovrintendenza – continua Ammatuna – non appena si è avuto sentore di interventi che potevano snaturare la destinazione di immobili o luoghi, in questo caso è ancora più necessaria perché occorre porre rimedio, con urgenza, ad un errore che può portare ad uno scempio ambientale”.
“Non si tratta di una caccia alle responsabilità di chi in passato ha commesso l’errore di non includere nel vincolo paesaggistico una delle aree più belle ed importanti del territorio ibleo – prosegue il Sindaco di Pozzallo – ma dell’esigenza di porvi rimedio: se ci si accorge di aver lasciato senza tutela un bene paesaggistico notevole bisogna correre ai ripari”.
Nella istanza inoltrata alle istituzioni competenti si afferma che “il Piano paesaggistico – Ambito 17 – di Ragusa, tra gli obiettivi di qualità paesaggistica del paesaggio locale 13 “Pozzallo”, prevede la conservazione e recupero dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi del paesaggio agrario, prescrizione che certo non può soffrire i confini comunali, ma è mirata a garantire omogeneità di tutela all’intera vasta area dalla collina al mare. Uno dei siti proprio sul confine del piccolo territorio di Pozzallo, in Comune di Modica ma nella parte confinante con esso, tra i più conservati per il profilo archeologico e naturalistico-paesaggistico, è quello di Contrada Bellamagna-Zimmardo, che pur trovandosi compreso tra due vincoli paesaggistici non gode inspiegabilmente della stessa tutela paesaggistica ed è esposto ad interventi contrari alla natura di esso, frustrandone gli obiettivi di qualità paesaggistica, quali il recupero dei valori paesistici, ambientali, morfologici e percettivi del paesaggio agrario”.
“Ritengo che tale mancanza di vincolo in quell’area – continua il Sindaco di Pozzallo – è in contrasto con le prescrizioni del Piano Paesaggistico approvato perché il sito, come noto, è interessato da una vasta necropoli a grotticelle artificiali, in parte riutilizzata da una necropoli tardoantica con piccoli ipogei e fosse sub-divo. Le tombe riferibili alla cultura castellucciana sono distribuite, in prevalenza, sopra e sotto la strada carreggiabile Bellamagna – Zimmardo che ha tagliato la necropoli, per cui un ulteriore ampliamento della stessa procurerebbe la perdita e la compromissione di tale patrimonio archeologico, peraltro ancora oggetto di studio e di ricerca”.
Nella nota si segnala, inoltre, che il sito è anche di interesse paesaggistico e naturalistico, perché si trova in un’area dalla quale si domina quasi tutto il territorio che degrada fino al mare ed un ampio tratto di costa che va da Porto Ulisse fino a Donnalucata.
Numerose sono le essenze arboree presenti nel sito indicato, fra le quali anche alcune comprese tra le essenze tutelate dal legislatore.
Anche nella flora erbacea, così come sotto il profilo botanico, sono presenti alcune specie interessanti ed Il sito, nel complesso, ha una sua caratterizzazione fortemente identitaria della tradizione agricola degli Iblei.
La contrada inoltre accoglie un numero di essenze proprie della macchia mediterranea tale che deve, a parere dello scrivente, essere incluso tra quelli da sottoporre a protezione.
Il sito, presentando sei (e non cinque) delle specie richieste dal legislatore per l’identificazione di un’associazione a macchia mediterranea, merita la urgente tutela per altre due importanti ragioni: a) perché presenta alcune essenze che, in territorio di Modica, si trovano quasi esclusivamente in esso e nell’attigua contrada Fondolongo; b) perché accoglie numerosi esemplari secolari, oltre che spettacolari, di Olea sativa e di Ceratonia èdulis.
“Come ha sancito la Corte costituzionale – prosegue Ammatuna – il paesaggio non si esaurisce nel concetto astratto di bellezze naturali, ma include l’insieme dei beni materiali che insistono su un territorio e lo caratterizzano sia storicamente che geograficamente”.
Assumono, quindi, rilevanza nell’identificazione del paesaggio – si legge nell’istanza – non solo gli elementi naturali, ma, anche, quelle preesistenze archeologiche che ne connotano identità e che impongono contesti non incisi da antropizzazioni ed interventi contrari alla conservazione rigorosa di essi.
Per tutte le richiamate ragioni, dovendosi riconoscere l’interesse di questa amministrazione comunale di Pozzallo alla tutela del sito Bellamagna-Zimmardo, fa richiesta alle SS.LL. di volere avviare il procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico ai sensi dell’art.138 D.Lvo n.42/2004 dell’intera contrada Bellamagna-Zimmardo, sì da renderla area dichiarata di interesse pubblico unitamente a quelle aree contermini già dichiarate di interesse pubblico paesaggistico, naturalistico ed archeologico.
Invito il Soprintendente ai BBCCAA di Ragusa e l’Assessorato ai BBAACC Regione Sicilia, con urgenza – conclude Ammatuna – a dare corso all’avvio della dichiarazione di interesse pubblico della contrada Bellamagna-Zimmardo, ai sensi degli artt.136 e seguenti del Codice dei Beni Culturali, al fine di evitare che il sito possa subire eventuali gravi ed irreversibili pregiudizi da edificazioni contrarie al rispetto, alla tutela e valorizzazione delle sue richiamate emergenze ambientali o assuma una destinazione contraria alla sua conservazione”.

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