Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


Earth Day 2023, la Giornata della Terra

Posted in Pubblica Evidenza by admin on 22 Aprile 2023
Illustrazione di Angelo Ruta dedicata
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Sicilia Araba nell’anno 1000

Posted in Appunti,Risorse by admin on 1 Aprile 2023
Sicilia Araba nell’anno 1000
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Mort Garson – Mother Earth’s Plantasia

Posted in Letture,Varie,Video by admin on 26 Marzo 2023

Mort Garson – Mother Earth’s Plantasia

All’inizio degli anni 2000, Caleb Braaten lavorava in un negozio di dischi di seconda mano a Denver, in Colorado, quando si imbatté in un album che sembrava intrigante. La copertina di Mother Earth’s Plantasia presentava un cartone animato di due persone che coccolavano una pianta d’appartamento e veniva fornito con un opuscolo orticolo gratuito. Soprattutto, affermava che il suo pubblico previsto non era umano: dovevi suonare la sua “musica calda della Terra” alle piante “per aiutarle a crescere”.

“Così l’ho ascoltato e, amico, me ne sono subito innamorato”, dice Braaten, che ora gestisce la Sacred Bones Records. “C’è qualcosa che è immediatamente nostalgico. Ti porta in questo luogo caldo nel passato. Sta solleticando quegli stessi sensi di qualcosa della tua infanzia. Penso che anche le persone che non sono nemmeno cresciute con quella roba provino la stessa calda sensazione di… non lo so. È molto interessante.”

Più Braaten imparava sull’album, più strana sembrava la sua storia. È stato il lavoro del defunto Mort Garson, un musicista e cantautore di facile ascolto che ha co-scritto Our Day Will Come, il singolo di Ruby and the Romantics del 1963 in seguito interpretato da tutti, da James Brown a Amy Winehouse, e un arrangiatore responsabile del il luccichio degli archi in By the Time I Get to Phoenix di Glen Campbell. Era anche un compositore di film e TV la cui musica ha fatto da colonna sonora alla trasmissione statunitense dello sbarco sulla luna dell’Apollo 11, e un pioniere dei sintetizzatori che probabilmente dovrebbe essere menzionato nello stesso respiro dei primi eroi dell’elettronica Wendy Carlos, Beaver e Krause, e Malcolm Cecil e Robert Margouleff. Eppure raramente lo è, forse a causa di un’avversione a mettere il proprio nome sui suoi album: The Zodiac del 1967 uscì con il nome Cosmic Sounds, Black Mass del 1971 fu attribuito a Lucifer.

Per ragioni che si perdono nella notte dei tempi, Plantasia non è stato ampiamente rilasciato. È stato venduto nella Mother Earth Plant Boutique di Los Angeles ed è stato ideato congiuntamente dai proprietari del negozio, Joel e Lynn Rapp, che hanno scritto il libretto di accompagnamento. Oltre a ciò, dice Braaten, era disponibile solo con l’acquisto di un materasso Simmons da Sears.

Durante gli anni 2000, tuttavia, intorno all’album è nato un culto, alimentato prima dai collezionisti di quella che Braaten chiama “quella cultura che scava nel profondo di DJ Shadow”, poi da Internet. I video di YouTube dell’album hanno attirato milioni di visualizzazioni, i commentatori l’hanno salutato come qualsiasi cosa, da un precursore della musica ambient di Brian Eno a un avvertimento profetico sul riscaldamento globale, le persone hanno realizzato false pubblicità televisive di Plantasia e cover delle sue tracce. Cominciarono ad apparire versioni bootleg: il valore di una copia originale salì a $ 600. “È diventata una di quelle sensazioni algoritmiche di YouTube”, afferma Braaten. “È apparso nelle liste consigliate da guardare ed è finito nelle playlist rilassanti”.

A parte la seducente bellezza dei suoi caldi toni di synth e melodie, parte del fascino di Plantasia risiede nel modo in cui evoca un’era post-hippy perduta, un momento della metà degli anni ’70 in cui il tipo di idee lontane che in precedenza sarebbero state discussi in stanze piene di fumo di droga a San Francisco o Notting Hill divenne mainstream. Era un’era in cui Erich von Däniken vendeva milioni di tascabili con le sue postulazioni di Dio-astronauta sul mondo antico e il libro pseudoscientifico The Secret Life of Plants – che suggeriva che le piante avessero emozioni, e quindi potessero rispondere alla musica – ha colpito le liste dei bestseller.

Forse, come suggerisce Braaten, le persone rispondono a Plantasia perché c’è una netta correlazione tra allora e adesso: c’è sicuramente un sacco di woo-woo pseudoscientifici fustigati sotto la bandiera del “benessere”. Ad ogni modo, nessuno è stato più sorpreso dall’ascesa dell’album al culto della figlia di Garson, Day Darmet. “Dopo la morte di mio padre, ho preso tutte le sue cose e le ho messe via ordinatamente, tutta la musica extra”, dice. “Poi gli amici hanno iniziato a dirmi che c’era un intero gruppo di Plantasia su YouTube. Ho pensato, mi stai prendendo in giro. L’ho guardato io stesso e ho pensato, è un gruppo di pazzi.

Il suo sconcerto era aggravato dal fatto che non le importava particolarmente dell’album. “Ci sono pezzi che mio padre ha fatto che sono così straordinariamente belli e sentiti, ma questo non ha funzionato per me.” Né sua madre, il cui interesse per il giardinaggio, piuttosto che per La vita segreta delle piante, ha ispirato Plantasia. “Pensava che fosse andato fuori di testa.”

Ha respinto una serie di domande sulla ripubblicazione dell’album fino a quando Braaten non si è messa in contatto, offrendo di pubblicarlo su Sacred Bones – meglio noto come casa delle cantautrici Zola Jesus e Marissa Nadler – come parte di una più ampia retrospettiva del lavoro di Garson. Nonostante le sue riserve sull’album, Day Garson è commossa. “Non mi commuove, ma ha commosso mio padre. Quindi qualunque cosa lo abbia commosso, deve commuovere altre persone. Sul suo epitaffio mi fece scrivere: “’La musica continua’. Aveva ragione. La musica continua.

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L’approdo di Pisciotto?

Posted in Articoli by admin on 23 Febbraio 2023

Un recente e interessante articolo, pubblicato su “Il Domani Ibleo” a firma di Cinzia Vernuccio, porta alla pubblica attenzione una ipotesi alquanto fondata sulla localizzazione del “famoso” approdo in zona Pisciotto-Baia Samuele. Causa il recente passaggio del tifone “Medicane” che, sferzando il mare con forza lungo il litorale ibleo oltre agli innumerevoli danni, ha riservato qualche sorpresa. Come nel caso della spiaggia del Pisciotto e del relativo “pantano” di Baia Samuele.

Baia Samuele. Foto Salvo Mugnieco (feb. 2023)

In realtà il fenomeno non è nuovo, sebbene serva una certa intensità nell’evento atmosferico, già nel lontano (oramai) febbraio del 1996, un evento simile portò alla luce quanto oggi finalmente attenzionato.

Baia Samuele febbraio 1996

All’epoca ci sembrò interessante l’affiorare dell’opera di contenimento della sponda in pietra, che sembrerebbe appunto un opera di regimentazione idraulica di un possibile canale di ingresso al laghetto retrostante. Idrogeologicamente parlando Baia Samuele è una linea di impluvio che convoglia tutte le acque meteoriche al mare, quindi nel corso del tempo è anche soggetta a sedimentazione del materiale apportato con le acque di scorrimento. Quindi non è del tutto peregrina l’ipotesi che una volta vi fosse un canale di accesso ad un pantano molto più grande e che la costa sabbiosa fosse ancora a divenire così com’è attualmente.

Punta Pisciotto feb. 1996
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ISPICA Furti nelle campagne

Posted in Articoli,Video by admin on 3 Settembre 2022

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Fermiamo il saccheggio della sabbia a Ispica (RG )

Posted in Articoli,Video by admin on 31 Agosto 2022

Il Maccone Bianco di Santa Maria del Focallo – Ispica (RG ) – Fermiamo il saccheggio della sabbia.

Il Circolo “SIKELION LEGAMBIENTE di ISPICA” il 29 agosto 2022, alle ore 17,00, ha svolto un FLASH MOB presso l’ingresso dell’area forestale del “Maccone Bianco”, adiacente alla S.P. Pozzallo-Marza, per sensibilizzare opinione pubblica ed enti preposti alla tutela sui reiterati e devastanti prelievi di sabbia dal “Maccone”, area boschiva protetta sita a ridosso della litoranea di S. Maria del Focallo. Nonostante le reiterate denunce di questo circolo, già a partire dal 2018, l’attività estrattiva abusiva non si è arrestata, ed anzi continua in assenza di qualsiasi controllo ed attività repressiva.

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Abbattuti carrubi e ulivi di oltre 200 anni tra Modica e Pozzallo

Posted in Articoli by admin on 24 Agosto 2022

Decine di carrubi e ulivi secolari cono stati tagliati con la motosega e abbattuti con la pala meccanica in contrada Zimmardo Bellamagna, nelle campagne tra Modica e Pozzallo. In questa zona peraltro da anni si verificano situazioni poco chiare, con l’avvelenamento di alberi, che, secondo alcuni residenti, hanno portato al deprezzamento dei fondi e alla disperazione degli agricoltori, sfiduciati dopo le tante denunce rimaste senza esito. Sono stati parecchi, nel tempo, gli alberi secolari lasciati morire con l’utilizzo di sostanze nocive. Ora decine di carrubi, ulivi ed olivastri secolari sono stati abbattuti con mezzi meccanici, alcuni invece direttamente sradicati, lasciando sul terreno i buchi ricoperti alla buona….. continua su CorierediRagusa

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Contrada Graffetta, criminali mettono paura ai residenti

Posted in Articoli,Video by admin on 20 Agosto 2022

Rubano auto, furgoni e persino animali. E’ la banda di ladri che ha preso di mira contrada Graffetta, tra Ispica e Modica, incutendo paura tra i residenti, al punto che i chi abita la contrada si è organizzato con ronde notturne. Il servizio di Video Regione con le interviste ai residenti. 

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Biogas a Bellamagna ricorso al CGA

Posted in Biogas Zimmardo,Video by admin on 27 Maggio 2022

Impianto biogas Zimmardo Bellamagna
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COMUNICATO PROMOTORI PETIZIONE POPOLARE Zimmardo Bellamagna

Posted in Biogas Zimmardo,Documenti by admin on 24 Novembre 2020
La Sicilia 26.11.2020

COMUNICATO PROMOTORI PETIZIONE POPOLARE

A nome dei Promotori della Petizione Popolare, inviata attraverso la PEC del CSPA di Pozzallo, al Sovrintendente di Ragusa, Dr. Antonino De Marco, con la quale si è chiesto di avviare tutte le procedure necessarie per la salvaguardia e la tutela della contrada Zimmardo-Bellamagna, esprimiamo apprezzamento e soddisfazione sia per i tempi rapidi della risposta che per le precisazioni, le determinazioni e gli impegni concreti assunti dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Ragusa.In particolare vogliamo sottolineare alcuni elementi che consideriamo importanti e dirimenti:

-l’INEFFICACIA, in assenza della preventiva verifica archeologica prevista dalla legge, dell’Autorizzazione rilasciata dal SUAP (Sportello Unico per le Attività Produttive) di Modica a favore della ditta Biometano Ibleo Soc.Agr. a.r.l. per la realizzazione di un mega impianto di biogas nel cuore della contrada Zimmardo-Bellamagna, autorizzazione ostinatamente difesa dinanzi al TAR di Catania dal Sindaco Abbate Ignazio che ha dimostrato, ancora una volta in questa vicenda, il suo collateralismo subalterno agli interessi privati a scapito dei valori e dei beni comuni;

-la COMPETENZA della Sovrintendenza ad effettuare l’azione di tutela anche in aree non soggette a vincoli specifici previsti dal Piano Paesaggistico di Ragusa; da questo punto di vista consideriamo molto rilevanti, anche ai fini di una rivisitazione delle tutele paesaggistiche e archeologiche, le considerazioni impegnative espresse dal Sovrintendente sulla peculiarità del paesaggio Ibleo e sul valore delle numerose testimonianze archeologiche che fanno del nostro territorio uno dei più importanti ambiti culturali della Sicilia;

-l’ESISTENZA di un Decreto del Dirigente Generale (DDG n.7935 del 22/04/2006) che vincola l’area archeologica di contrada Zimmardo-Bellamagna e (importante novità) lo svolgimento, in corso d’opera, di accertamenti finalizzati a una più puntuale perimetrazione del vincolo archeologico già esistente.

La Petizione Popolare sottoscritta già da diverse centinaia di Cittadini nati e/o residenti a Modica esprime non solo un’alta consapevolezza ma anche una forte determinazione nella difesa di un grande patrimonio paesaggistico, archeologico e culturale che, come Modicani, abbiamo il preciso dovere e la ferma volontà di salvaguardare, tutelare e valorizzare.È arrivato il momento di mettere la parola fine ai vari tentativi di stravolgimento e devastazione ambientale di questa pezzo suggestivo e straordinario del nostro paesaggio rurale che rappresenta un patrimonio unico al mondo, un vero e proprio Bene dell’Umanità.

L’Amministrazione Comunale di Modica, anche alla luce delle dichiarazioni del Sovrintendente, provveda, con la massima urgenza, ad annullare in autotutela l’autorizzazione rilasciata dal Suap e a ritirare di conseguenza la determina di resistere in giudizio davanti al TAR di Catania a difesa della suddetta Autorizzazione, peraltro dichiarata inefficace dalla Sovrintendenza di Ragusa. Come Cittadini Modicani intendiamo:

-ringraziare il Dr. Corrado Rizzone che nella qualità di Presidente del Consorzio Stradale Zimmardo-Bellamagna ha presentato ricorso al TAR di Catania avverso l’autorizzazione del Suap di Modica contribuendo in modo determinante a fare emergere l’inconsistenza dell’autorizzazione incautamente e consapevolmente rilasciata in pieno agosto 2019 dal Comune di Modica;

-ribadire il valore dell’antica amicizia e il legame storico fra Modicani e Pozzallesi, gravemente turbati dai comportamenti scorretti del Sindaco Abbate Ignazio, che nulla hanno a che fare con il doveroso garbo istituzionale e con la tradizionale civiltà della Citta di Modica.

Come Promotori della Petizione Popolare siamo pienamente consapevoli di essere solo all’inizio di un percorso, non facile né breve, che dovrà portare -a cominciare dall’effettiva concretizzazione degli orientamenti positivi espressi dal Sovrintendente di Ragusa- a provvedimenti definitivi di tutela di contrada Zimmardo-Bellamagna e del suo patrimonio archeologico e paesaggistico, fortemente intrecciati in un unicum indivisibile di bellezza e di straordinaria suggestione.Intendiamo procedere su questo cammino con tutte le forze che -da Modica a Pozzallo, dalla Provincia di Ragusa all’intera Sicilia- vogliono spendersi per i valori della bellezza, della salute, della qualità della vita e per una prospettiva generale di crescita sostenibile del nostro territorio, alleata della natura, della cultura, del paesaggio rurale, dell’identità ambientale e territoriale.

Angela Allegria – Avvocato
Michele Armenia. – Professore
Giovanni Avola. – già Segretario generale CGIL Ragusa
Giuseppe Barone. – Docente universitario
Piergiorgio Barone – Professore
Marcella Burderi – Scrittrice
Antonello Buscema – già Sindaco di Modica…
Antonio Calabrese. – Imprenditore
Carlo Cartier – Attore
Gianni Contino. – Giornalista
Franco Di Martino – Psicologo
Angelo Di Natale. – Giornalista
Giovanni Di Rosa. – Professore
Ignazio Monteleone – Pittore
Luisa Montù – Giornalista
Paolo Oddo – Giornalista
Giorgio Pluchino. – Architetto
Corrado Rizzone. – Agronomo
Angelo Ruta – Illustratore
Ernesto Ruta – Guida Turistica
Antonio Ruta – Avvocato
Carmelo Ruta – già Sindaco di Modica
Pierpaolo Ruta. – Imprenditore
Arianna Salemi. – Animatrice culturale
Giovanni Savarino. – Ingegnere
Peppe Sammito. – già Amministratore Comune di Modica
Santo Santaera – ex Assessore Provinciale Ambiente
Concetto Scivoletto. – già Senatore della Repubblica
Luca Scivoletto. – Regista
Andrea Tidona. – Attore
Nele Vernuccio. – Redattore di Dialogo

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IMPIANTO DI BIOGAS IN C/DA ZIMMARDO-BELLAMAGNA: LA SOVRAINTENDENZA DICE STOP

Posted in Biogas Zimmardo,Documenti by admin on 24 Novembre 2020

Riscontrando la richiesta di riconoscimento come sito di interesse pubblico della località, la Soprintendenza per i Beni Culturali ed Ambientali di Ragusa ha inviato una nota dettagliata all’Assessore ed al Dirigente Generale ai BB.CC. e I.S. della Regione Siciliana, ai Sindaci dei Comuni di Pozzallo e Modica, al CSPA Pozzallo e alla società Biometano Ibleo, con la quale fa il punto della situazione.

Nella missiva si afferma che “Il territorio di riferimento non è inserito nelle aree perimetrate, con diversi livelli di tutela, del Piano paesaggistico della Provincia di Ragusa, ma il mancato inserimento non significa però che la Soprintendenza non può espletare l’azione di tutela, perché la stessa può essere effettuata anche in aree non soggette a vincoli”.

Entrando nel merito della questione, nella nota si sottolinea come “l’articolo 25 comma 1 del Decreto Legislativo 50/2016 (Codice dei Contratti), esteso a qualsiasi opera pubblica o di interesse pubblico dal D.Lgs 383/2013 e dalla Circolare MIBAC del 20.01.2006, prevede che le stazioni appaltanti trasmettono al Soprintendente, prima dell’approvazione, copia del progetto di fattibilità ivi comprese le indagini geologiche e archeologiche preliminari”.

Si precisa, inoltre, che “esiste già un Decreto del Dirigente Generale che vincola direttamente l’area di interesse archeologico di Contrada Bellamagna- Zimmardo, mentre nella restante parte sono già in atto accertamenti finalizzati ad una più puntuale perimetrazione del vincolo di che trattasi”.

In conclusione, la risposta della Soprintendenza di Ragusa precisa che “nessun progetto è stato sinora sottoposto alla valutazione di questa Soprintendenza anche se le opere per la realizzazione di impianti di biometano rientrano a pieno titolo tra le opere di pubblica utilità, per le quali è prescritta la verifica archeologica preventiva.

Non essendo pervenuto alcun progetto, qualsiasi autorizzazione già eventualmente rilasciata, in assenza della verifica archeologica preventiva prescritta dalla legge, è da considerarsi inefficace”.

La Sicilia 25.11.2020
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Abbate non vuol tutelare Bellamagna

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Video by admin on 18 Novembre 2020
La Sicilia 17 novembre 2020

Giovedì scorso il Consiglio Comunale di Modica, per responsabilità di Abbate e della sua maggioranza, ha perso una occasione storica per dimostrare di essere a fianco dei cittadini di Modica e di Pozzallo e a salvaguardia della zona di Zimmardo – Bellamagna.
Infatti, è stata respinta la mozione presentata dai consiglieri di Pd e Modica 2038, tendente a sostenere ufficialmente nei confronti della Sovrintendenza di Ragusa il riconoscimento di Zimmardo – Bellamagna sito di notevole interesse pubblico, azione già avviata dal Sindaco del Comune di Pozzallo, a nome della sua città e da una petizione di cittadini di Modica.
Dopo la presentazione della mozione da parte della minoranza, la maggioranza, tentando di buttare fumo negli occhi e di fare confusione, ha presentato in tutta fretta, qualche giorno prima della riunione del Consiglio, una generica, quanto inutile, mozione finalizzata ad una improbabile istituzione di un tavolo tecnico per discutere della revisione del regime vincolistico del Piano paesaggistico, pensando, in questo modo di fare credere ai cittadini di essere dalla parte della tutela del paesaggio modicano.
Se si fosse sinceramente voluto un voto in questa direzione sarebbe bastato integrare le due mozioni, come proposto ragionevolmente da alcuni consiglieri di maggioranza e di minoranza; ma anche su questo c’è stato un netto rifiuto.
Ormai, come abbiamo sostenuto in questi mesi, è di tutta evidenza e senza possibilità di smentita che Abbate e tutta la sua amministrazione, consiglieri comunali compresi, hanno assunto un atteggiamento contrario alla tutela del paesaggio modicano e in particolare della zona Zimmardo – Bellamagna, e gli atti amministrativi parlano chiaro.
Anziché sospendere e rivedere l’autorizzazione rilasciata, per la quale il Tar ha giustamente richiesto una copiosa documentazione, nonché individuare un sito differente per allocare l’impianto di biometano, Abbate ha scelto di opporsi al ricorso al Tar presentato dagli abitanti della zona, ha evitato di impegnarsi, dopo l’accordo in Sovrintendenza e i ripetuti inviti del Sindaco di Pozzallo, per la ricerca di un altro sito e, infine, ha fatto bocciare in Consiglio Comunale una mozione a salvaguardia del territorio, ignorando apertamente le aspettative dei cittadini di Modica e di Pozzallo.

Vito D’Antona

Servizio di Video Mediterraneo intervista Abbate

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