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TRUFFA AI DANNI DELLO STATO. IL GUP DI MODICA RINVIA A GIUDIZIO 34 IMPUTATI

Posted in Articoli by admin on 25 Ottobre 2008

Rinvio a giudizio per tutti gli imputati, poco meno di quaranta, di cui uno ha patteggiato, l’imprenditore Giorgio Iemmolo, condannato a 3 mila euro di multa.

Si è concluso con questa sentenza del Gup presso il Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, il processo penale che vede coinvolti funzionari e tecnici del Comune di Modica, della Sovrintendenza ai Beni Culturali, di un Istituto Bancario, ed un alto numero di imprenditori, accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa in danno dello Stato.

La vicenda approda dunque al procedimento ordinario nel quale compariranno il prossimo 11 febbraio: Francesco Fratantonio, Antonino Di Rosa, Giuseppe Castagnetta, Alessandro Modica, Graziella Candiano, Giorgio Buscema(bancario), Ignazio Morana, Giorgio Sarta(consulente bancario), i funzionari della Sovrintendenza di Ragusa, Beatrice Basile, Calogero Rizzuto, Giuseppe Saggio, Francesco Ascanio, e poi Pietro Spadola, Sabina Modica, Maurizio Currò, Andrea Dominici, Michele Rizzo, Rosaria Pitino, Vincenzo Iemmolo, Rosario Puglisi, Natale Modica Agnello, Rosario Spadaro, Marco Spadaro, Biagio Guastella, Giorgio Iachinino, Gianluca Regali, Pietro Spadola, Marcello Abbate, Franco Cerruto, Raffaele Cappello, Giuseppe Cappello, Giuseppe Terranova, Giovannella Abate e Francesco Di Raimondo, L’indagine è relativa ad una concessione rilasciata dal Comune di Modica per la costruzione di un impianto per il riciclaggio di rifiuti speciali in territorio di Modica, specificatamente a Cava Giarrusso. Il periodo dell’indagine è antecedente al mese di febbraio del 2006.

Secondo la Procura della Repubblica gli imputati si sarebbero “associati” tra loro attuando un progetto per ottenere illecitamente finanziamenti dal Ministero per le Attività Produttive ed avrebbero redatto false attestazioni per ottenere le somme senza averne i requisiti. Le parti offese sono il Comune di Modica, il Ministero per le Attività Produttive, la Regione Sicilia e l’Amministrazione Finanziaria dello Stato. L’indagine fu condotta dalla Guardia di Finanza. Sulla base degli elementi raccolti, per le fiamme gialle gli imputati, ognuno per le proprie competenze, avrebbero commesso il reato laddove sarebbero state rilasciate concessioni attraverso lo Sportello Unico del Comune di Modica, per costruire un impianto produttivo per il quale sarebbe stata dichiarata l’esecuzione di opere che, nei fatti, invece, non risulterebbero pur se esisterebbero attestazioni che sostengono l’esatto contrario.
Fonte: RTM

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