Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


La riserva del pino d’Aleppo: terra di nessuno

Posted in Articoli,Pubblica Evidenza by admin on 15 Ottobre 2008

wbresize.jpgLa Riserva di nessuno. Vi entrano tutti, quando e come vogliono, con le motociclette per il cross, con i Suv e i fuoristrada 4×4. Sono stati filmati e fotografati dagli ambientalisti della Casa della Sinistra di Vittoria. Il documento visivo è finito su Youtube per una denuncia forte che non mancherà di provocare polemiche.

«L’assessore provinciale Salvo Mallia- scrive la Casa della Sinistra di Vittoria aveva dichiarato tolleranza zero nei confronti di chi viola la riserva. Tutto è rimasto invariato. La riserva è di nessuno». Qualcuno domenica 5 ottobre è entrato nella riserva ed ha ripreso le sequenze dei 4 fuoristrada che si fanno largo negli impervi percorsi fra alberi e cespugli.

«Sono due fuoristrada di piccole dimensioni- scrive il partito della Sinistra- equipaggiati di nastri evidenziatori di colore rosso e bianco, badili e motoseghe, si avviano in piena zona «A» per aprire un passaggio, renderlo riconoscibile, quindi ripercorribile. La durata dei lavori per aprire il varco, la serenità degli operatori nell’agire, il fracasso dei mezzi usati, motoseghe comprese, che per noi civili cittadini risulta come una rapina a volto scoperto, la dice lunga sulla gestione e sulla sorveglianza della Riserva».

E questo è niente, rispetto alla denuncia forte sul mancato arrivo dei soggetti preposti alla tutela della riserva. «Abbiamo tentato invano di informare gli organi competenti trovando solo numeri irraggiungibili e segreterie telefoniche. Sono le ore 14,00 di una pessima domenica assolata e le motoseghe imperversano aggredendo sia la macchia mediterranea che i pini d’Aleppo».

E c’è di più, la domenica successiva, il 12 ottobre, ad attraversare la pista questa volta sono quattro «SUV», vengono da fuori apposta allo scopo di perfezionare il percorso. Lo delimitano come per renderlo ufficiale e come se la riserva avesse trovato una nuova gestione, alla stregua di una tacita privatizzazione del bene protetto. Gli ambientalisti non mancano di ricordare che la «Riserva è un’area protetta istituita con decreto assessoriale n.° 536/90 dell’Assessorato Territorio e Ambiente della Regione Sicilia. La scelta risultò lungimirante se si pensa che oggi la Comunità Europea ha dichiarato il bene sito di interesse comunitario».

Oltre a denunciare, gli ambientalisti fanno anche delle proposte. «Alla luce di quanto esposto non chiediamo nulla al politico di turno per evitare che ci risponda: «Da oggi tolleranza zero»: agli organizzatori dei raduni dei 4×4 di continuare a gestire gli eventi senza interessare aree protette; alle guardie della Riserva un controllo capillare del territorio per scoraggiare ogni abuso. Infine proponiamo l’istituzione di un numero telefonico, realmente attivo, a cui rivolgersi per denunciare, soprattutto nei giorni festivi, gli oltraggi perpetrati a danno del nostro polmone verde».
Fonte e foto: Corriere di Ragusa

Commenti disabilitati su La riserva del pino d’Aleppo: terra di nessuno