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Liberate in mare cinque tartarughe

Posted in Comunicazioni by admin on 30 Settembre 2008

La spiaggia di Porto Ulisse sul litorale ispicese era stata prescelta come luogo ideale per la liberazione di cinque tartarughe marine della specie ‘caretta-caretta’ utilizzate per un importante progetto scientifico di valenza internazionale, ma il degrado del posto ha portato la Commissione a dirottare l’evento su un’altra spiaggia più pulita e più curata: l’amara dichiarazione è della dott.ssa Tiziana Scuto, Presidente del Comitato ‘Santa Maria del Focallo – Marina Marza -  amareggiata per quest’altra opportunità mancata.
 
E così sabato mattina le tartarughe ‘caretta-caretta’ sono state messe in libertà sul litorale di Sampieri. Si tratta di cinque esemplari che sono stati curati nel Centro Regionale Fauna Selvatica e Salvaguardia Tartarughe Marine di Comiso, diretto da Gianni Insacco. Non è certamente questa – dichiara la Scuto -  la prima liberazione di tartarughe e tuttavia si è trattato di un evento ‘particolare’ per la presenza di due esemplari, un maschio di kg. 87 ed una femmina di kg. 62 scelti per la realizzazione di un progetto di portata internazionale e di grande interesse scientifico sostenuto dell’Assessorato Regionale all’Agricoltura.

Saranno infatti utilizzate per studiarne il comportamento etologico grazie all’installazione, sopra il carapace, di un trasmettitore satellitare che, per ben tre anni, permetterà di conoscere tutti i loro percorsi in mare. Insomma uno studio scientifico su degli esemplari, le tartarughe marine appunto, di cui conosciamo ancora poco o niente.

In un primo momento era stato individuato il litorale di Ispica come luogo ideale per liberare le tartarughe. E, in particolare, si era pensato ad un luogo suggestivo, ricco di storia quale Porto Ulisse. Il posto ideale per la liberazione delle due ‘caretta-caretta che, forse anche per questo, sono state chiamate Ulisse e Penelope. Poteva essere una ghiotta occasione, per il nostro litorale, di diventare il palcoscenico di un evento così importante e purtroppo anche questa opportunità è andata perduta a causa del degrado in cui versa tutta la zona limitrofa a Porto Ulisse.

La Commissione che è venuta a fare il sopralluogo è infatti rimasta fortemente turbata dalla sporcizia e dall’incurie in cui è tenuto il sito e non ha voluto autorizzare il Centro Recupero di Comiso a liberare le tartarughe in un posto di degrado. E così l’evento è stato spostato a Sampieri dove c’è una spiaggia più pulita e più curata. L’episodio – dice la Scuto – si commenta da sé e tuttavia sarebbe ora di cominciare a lavorare seriamente sulla situazione ambientale di tutto il litorale ispicese disseminato da discariche che lo deturpano e, al tempo stesso, allontano sempre di più una, seppur minima, opportunità turistica.

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