ATO Ragusa lo spreco e l’immondizia
Secondo il segretario del Pd Gigi Bellassai, l’Ato Ambiente in questo ultimo anno non ha svolto alcuna seria azione di concertazione per la gestione della raccolta dei rifiuti a sostegno degli enti locali non riuscendo ad avviare l’appalto unico per la gestione raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in provincia di Ragusa.
Ha inoltre rischiato di mettere in crisi il sistema con una forsennata gestione delle discariche. Presidente e Cda sono riusciti persino a farsi pignorare, sempre nelle dichiarazioni di Bellassai, i conti correnti a causa delle azioni risarcitorie a loro carico gestite in modo dilettantesco, paralizzando in molti casi il sistema dei pagamenti alle imprese ecologiche. Ma in questi ultimi mesi – ha spiegato Bellassai – abbiamo assistito a qualcosa di paradossale e scandaloso, che ci fa dire di aver subito oltre il danno anche la beffa, i vertici dell’Ato stanno bruciando circa 800mila euro di risorse pubbliche per un piano di comunicazione che è a dir poco allucinante e che non ha eguali per spreco e inutilità in Europa.
Spiega Bellassai che finanziamenti a pioggia sono stati erogati ad ogni tipo di iniziativa legata allo spettacolo per enti locali, associazioni e persino attività private, due mega eventi “ambiente sfila sotto le stelle” a Ragusa: una sfilata di moda che certo non può incentivare la raccolta differenziata e la cosiddetta “Giornata verde” di Comiso con il cast di Amici ai quali è stato necessario spiegare cosa avessero a che fare loro con la spazzatura.
Conclude gigi Bellassai, la cosa più grave è il materiale informativo indecifrabile che spiega che cosa è l’ATO (cosa assolutamente inutile), ma soprattutto non spiega che cosa è e come si fa la raccolta differenziata, come e quando si conferisce, quali sono i materiali che si possono riciclare, quali incentivi si possono ottenere e perchè conviene fare la raccolta differenziata di secco e umido.
Un piano dunque che oltre alle magliette, alle sfilate e agli spettacoli non ha alcuna aderenza con le attività ecologiche svolte dai comuni, che è slegato dall’obbiettivo primario di potenziare la raccolta differenziata e di creare nei cittadini una atteggiamento positivo di partecipazione consapevole in un’ottica di responsabilità condivisa.
Scriveremo una nota all’Agenzia regionale per i rifiuti e le acque – ha concluso Gigi Bellassai -a cui compete di approvare il rendiconto delle risorse già spese che ammontano a circa 1/3 del totale finanziato, per tentare di cambiare rotta, se si è ancora in tempo, allo scopo di ottimizzare quel che rimane di queste preziose e uniche risorse economiche pubbliche finalizzate a ridurre la produzione di rifiuti, ad aumentare la differenziata e allungare la vita delle discariche per una gestione ecologicamente sostenibile del problema rifiuti.
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