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Processo Kartodromo-Itis

Posted in Articoli,Itis - Biomassa,Kartodromo by admin on 27 Marzo 2008

Le arringhe dei legali di parte civile ha concluso la seconda fase del processo davanti al Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, presidente, Di Marco e Rubino, a latere)per il processo sulle concessioni per la costruzione di un kartodromo, in Contrada Bellamagna-Zimmardo, e di un impianto di biomassa, presso Cava Giarrusso, sulla Modica-Mare. Dopo l’Avvocatura dello Stato, il Comune di Pozzallo e Legambiente, che avevano concluso nella precedente udienza, questoi pomeriggio è toccato ai restanti legali, quelli che patrocinano il Movimento Azzurro ed i residenti, cioè gli avvocati Antonio Borrometi e Luca Licitra.

Molto lunga ed articolata la fase che ha visto di scena l’avvocato Borrometi, rimasto al microfono per circa 90 minuti e che, in conclusione ha chiesto la condanna anche per i funzionari della Sovrintendenza e per il funzionario del Corpo Forestale, nei confronti dei quali il pubblico ministero, Maria Mocciaro, aveva chiesto l’assoluzione, perché “c’è responsabilità anche loro”.

“I carabinieri – ha aggiunto Antonio Borrometi – hanno scattato delle foto che evidenziano chiaramente le fratture insanabili causate all’ambiente”. Dello stesso tenore l’arringa di Licitra anche se molto più ridotta dal momento che si è riportato alle conclusioni del collega di parte civile in quello che è stato definito il primo processo a Modica in difesa del paesaggio.

Il Collegio Penale ha aggiornato l’udienza al prossimo 16 aprile. Si resterà in aula per l’intera giornata in modo da rendere possibili le arringhe di tutti i difensori. Nella precedente udienza, oltre agli avvocati Tiziana Serra e Giorgio Terranova, del team di parte civile, c’era stato il pronunciamento del Sostituto Procuratore della Repubblica, Mocciaro, che aveva chiesto condanne per nove anni e sei mesi complessivi di reclusione per otto degli imputati oltre a 90 mila euro di multe e le assoluzioni perché il fatto non sussiste nei confronti di Beatrice Basile, Giuseppe Saggio e Calogero Rizzuto della Sovrintendenza per Corrado Borgh e per Francesco Ascanio.

L’indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Modica, prese spunto dagli esposti presentati dai residenti e proprietari di immobili delle due zone, dal Movimento Azzurro e da Legambiente. Nel processo si sono costituiti parte civile il Ministero per l’Ambiente, gli assessorati regionali allo Sviluppo Economico, al Territorio ed Ambiente, all’Agricoltura e Foreste e ai Beni Culturali ed Ambientali, attraverso l’Avvocatura dello Stato, oltre al Movimento Azzurro, a Legambiente, e ad una ventina di proprietari di alcuni terreni confinanti con le aree sottoposte ai vincoli ambientali e paesaggistici.
Fonte: RTM

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