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Biogas Bellamagna Zimmardo: il TAR chiede al Comune di Modica tutte le carte

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Video by admin on 8 Novembre 2020

Il Tar Catania ha chiesto chiarimenti al Comune di Modica ed all’Arpa sull’iter istruttorio per la realizzazione dell’impianto di produzione di biometano a Modica, nella Contrada Zimmardo – Bellamagna, rinviando la causa all’udienza del 24 febbraio 2021.
Con ordinanza oggi depositata, infatti, il TAR ha chiesto, tra l’altro, al Comune di Modica se abbia mai valutato l’effettiva compatibilità della strada di accesso all’impianto stesso con il traffico da esso indotto e le ragioni della mancata convocazione della Soprintendenza al procedimento. Chiarimenti chiesti anche all’Arpa sui rifiuti e le emissioni odorigene che l’impianto produrrà e all’Università di Catania, per accertare se effettivamente la capacità produttiva dello stabilimento sia quella che è stata indicata per usufruire dei vantaggi del procedimento amministrativo semplificato oppure no. Nello specifico.

La Sicilia Domenica 8 novembre 2020

Ritenuto che, ai fini della compiuta istruzione della causa, sia necessario richiedere al Comune di Modica una relazione, da depositare nel termine di 60 giorni dalla comunicazione del presente provvedimento, nella quale, illustrato in termini generali lo svolgimento del procedimento autorizzatorio, siano specificamente indicate:- le strade di accesso all’impianto (in particolare se e in quale misura vi rientri quella gestita dal Consorzio ricorrente) e le valutazioni compiute in merito alla compatibilità della rete stradale di collegamento, eventualmente anche di tipo agricolo, con il traffico dei mezzi diretti all’impianto;- le ragioni della mancata convocazione della Soprintendenza, anche alla luce della previsione di cui all’art. 14.9 delle Linee guida per il procedimento di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387;- eventuali valutazioni compiute in sede procedimentale in relazione alle previsioni della delibera di G.R n. 1 del 2 febbraio 2009 ed in ordine alla compatibilità con la valorizzazione delle produzioni agroalimentari locali e la tutela della biodiversità e del patrimonio culturale e del paesaggio rurale (di cui al punto 20 della medesima delibera);- documentazione depositata dal privato ex art. 40 del Piano paesaggistico provinciale;- verifica della sussistenza, in prossimità dell’impianto, della rete di trasporto del gas naturale (par. 2.9 della Relazione tecnico-illustrativa del progetto);- eventuale coinvolgimento degli enti e dei soggetti competenti alla connessione dell’impianto alla rete (di cui al punto f, p. 8 della Relazione illustrative del progetto) ed informazioni, ove esistenti, in merito all’eventuale procedimento di dichiarazione di pubblica utilità delle opere connesse e di apposizione del vincolo preordinato all’esproprio con indicazione del relativo piano particellare, dei confini e dei dati catastali delle aree interessate.Sempre ai fini dell’istruttoria l’A.R.P.A. Sicilia, nel termine di 60 giorni dalla comunicazione della presente ordinanza, dovrà rendere chiarimenti in merito:- agli accertamenti condotti sugli scarti utilizzati per alimentare l’impianto, anche con riferimento alla loro eventuale qualificazione come rifiuti ed alle eventuali autorizzazioni necessarie, in quest’ultimo caso, per il loro trattamento e per l’utilizzo del digestato, con particolare riferimento alla “frazione della biomassa corrispondente ai rifiuti industriali non idonei all’uso nella catena alimentare umana o animale” di cui alla lettera d) di pag. 11 della Relazione tecnico-illustrativa (all. 10 del ricorso);- alle specifiche valutazioni compiute in merito ad eventuali emissioni odorigene provenienti dall’impianto (torre di desolforazione e platea a cielo aperto in cui è previsto l’accumulo del digestato) ed al loro impatto con i nuclei abitati più vicini, primo tra tutti quello di Bosco Pisana e il centro abitato di Pozzallo.Ritenuto che debba altresì disporsi verificazione, ai sensi dell’art. 66 del d.lgs. 104/2010, da affidare al Direttore del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, dell’Università di Catania, eventualmente con l’ausilio di altri dipartimenti competenti, in merito:- alla correttezza e plausibilità dei calcoli di produttività dell’impianto in base al piano di alimentazione previsionale (a pag. 35 dello studio di perfettibilità ambientale definito “indicativo”) ed alle potenzialità complessive dell’impianto. In particolare andrà verificata la plausibilità e l’esattezza della soglia di 499 smc/h specificamente determinata in progetto, chiarendo in particolare se e in quale misura, alla luce dei dati presi in considerazione, possa escludersi il superamento della soglia immediatamente superiore dei 500 smc/h di cui all’articolo 12 del decreto legislativo 29 dicembre 2003;- sulla riconducibilità dell’impianto da autorizzare alla categoria di quelli “chimici integrati, ossia impianti per la produzione su scala industriale, mediante processi di trasformazione chimica, di sostanze, in cui si trovano affiancate varie unità produttive funzionalmente connesse tra di loro …per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo, azoto, potassio (fertilizzanti semplici o composti)”.La relazione conclusiva della verificazione sarà depositata entro il termine di giorni sessanta dalla comunicazione del presente provvedimento.L’ulteriore trattazione del ricorso viene rinviata all’udienza pubblica indicata in dispositivo.P.Q.M.Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia sezione staccata di Catania (Sezione Seconda), dispone gli incombenti istruttori nei sensi e nei termini di cui in motivazione.Fissa l’udienza di discussione del merito alla data del 24 febbraio 2021.”

Servizio di Video Mediterraneo

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