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Caccia: si chiude un’altra stagione di sangue

Posted in Comunicazioni by admin on 30 Gennaio 2020

Caccia: si chiude un’altra stagione di sangue, terrore e morte per gli animali selvatici. Il nostro obiettivo è l’abolizione, non ci fermeremo fino a quando non l’avremo raggiunto, #BASTASPARARE

Si conclude domani, 30 gennaio, la stagione venatoria 2019/20. Come ogni anno i circa cinquecentomila cacciatori nazionali lasciano dietro di sé una scia di terrore, sangue e morte. Terrore per i milioni di animali stanati dai loro territori che sono caduti o hanno visto cadere i loro simili sotto il fuoco delle doppiette, sangue versato da cinghiali braccati e rincorsi da mute di cani e battitori umani, morte di un numero incalcolabile di uccelli attratti con l’inganno, dai loro simili usati come richiami, o da strumenti elettronici vietati dalla legge. La stagione di caccia è ogni anno una stagione di morte, anche per quei milioni di animali che vengono acquistati dai cacciatori solo per essere rilasciati sul territorio e poi fucilati.

I dati raccolti da LAV indicano che ogni anno solo fra Lombardia ed Emilia Romagna, i cacciatori acquistano da allevamento e poi liberano sul territorio circa mezzo milione di individui fra fagiani e lepri, all’esclusivo scopo di fucilarli. Animali che, fra l’altro, creano non pochi problemi all’agricoltura, se si pensa che in Lombardia hanno causato il 32% dei danni totali. Ma oltre ad abbattersi sugli animali, la caccia è responsabile di sofferenze e morte causate anche per gli esseri umani. Grazie ai dati raccolti ogni anno dall’associazione Vittime della Caccia, sappiamo che anche questa stagione venatoria lascia dietro di sé un centinaio di vittime umane, fra persone ferite o uccise dai fucili da caccia.

Ogni anno la caccia, esercitata spesso in maniera illegale, causa la morte di milioni di animali per esclusivo divertimento, il ferimento e l’uccisione di decine di persone, l’alterazione degli equilibri ecologici con gravi ricadute sugli animali selvatici e sull’ambiente che fornisce sostentamento per loro e per noi umani. Un’attività così sanguinaria, che la maggioranza dei cittadini vorrebbe abolire per sempre, continua a essere consentita e addirittura promossa, da politici compiacenti che nel migliore dei casi sono del tutto ignoranti in materia, mentre spesso vedono nei cacciatori un bacino di voti dove attingere per i loro interessi.

La nostra battaglia non si fermerà fino a quando l’ultimo cacciatore non sarà costretto dalla Legge Italiana a gettare il proprio fucile. Fino a quando non ci sarà uno STATO CIVILE che impedirà il procurare terrore e morte agli animali innocenti.
#BASTASPARARE

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