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L’incubo del teologo

Posted in Letture by admin on 11 Aprile 2014
“L’eminente teologo dr. Taddeus sognò di morire e andare in paradiso. I suoi
studi lo avevano preparato, e non ebbe alcuna difficoltàà a trovare la strada.
Bussò alla porta del paradiso e s’imbattè in uno scrutinio più attento di quanto si
fosse aspettato. “Chiedo il permesso di entrare,” disse, “perchè sono stato un uomo giusto e ho dedicato la mia vita alla gloria di Dio.” “Un uomo?” rispose il custode, “che cos’è? E come potrebbe una creatura buffa come te promuovere la gloria di Dio?” Il dr. Taddeus rimase sbalordito. “Non è possibile che non conosciate l’uomo. Dovete per forza sapere che l’uomo è l’opera più sublime del Creatore.” “Quanto a ciò,” disse il custode, “mi spiace ferire i vostri
sentimenti, ma quello che voi dite mi giunge del tutto nuovo. Dubito che
chiunque quassù abbia mai sentito parlare di questa cosa che voi chiamate
“uomo”. Comunque, dato che mi sembrate tanto sbalordito, vi concedo la
possibilità di consultare il nostro bibliotecario.” Il bibliotecario, un essere
globulare con mille occhi e una bocca, rivolse alcuni dei suoi sguardi verso il dr.
Taddeus. “Che cos’è questo?” chiese al custode. “Questo,” rispose il custode,
“dice di essere un membro di una specie chiamata “uomo”, che vive in un posto
chiamato “Terra”. Ha questa strana teoria secondo la quale il Creatore nutre
un particolare interesse per questo posto e per questa specie. Ho pensato che
forse ci avresti potuto aiutare a chiarire la faccenda.” “Dunque,” disse
gentilmente il bibliotecario al teologo, “forse mi potrete dire dove si trova
questo posto che chiamate Terra.” “Oh sì,” disse il teologo, “fa parte del Sistema
Solare.” “E che cos’è il Sistema solare?” chiese il bibliotecario. “Oh,” disse il
teologo piuttosto sconcertato, “io mi occupavo del Sapere Sacro, e la
domanda che mi avete fatto appartiene al sapere profano. Comunque, ne ho
imparato abbastanza dai miei amici astronomi per sapere che il Sistema
Solare fa parte della Via Lattea.”
“E che cos’è la Via Lattea?” chiese il bibliotecario. “Oh, la Via Lattea è una
delle Galassie, le quali, mi hanno detto, sono qualche centinaia di milioni.”
“Appunto, appunto,” disse il bibliotecario, “non potete certo aspettarvi che me ne
ricordi una fra tante. Ma mi ricordo di aver udito la parola “galassia” prima.
Infatti, penso che ci sia uno dei nostri sotto-bibliotecari che sia specializzato in
galassie. Andiamo a cercarlo per vedere se ci può aiutare.” Dopo non molto
tempo, il sotto-bibliotecario galattico fece la sua comparsa. Aveva la forma di
dodecaedro. Era evidente che la sua superficie un tempo era stata luminosa,
ma la polvere degli scaffali l’aveva resa fine e opaca. Il bibliotecario gli spiegò
che il dr. Taddeus, nel tentativo di illustrare le sue origini, aveva
menzionato le galassie, e si sperava che si potesse ricavare qualche informazione
dalla sua specifica sezione della biblioteca. “Bene,” disse il
sotto-bibliotecario, “suppongo che avendo del tempo sarebbe possibile
avere qualche informazione, ma dato che ci sono cento milioni di galassie, e
ognuna di esse ha un suo volume, ce ne vuole parecchio per trovarne una
precisa. Qual’è quella che questa strana molecola desidera che io trovi?” “è
quella della galassia denominata Via Lattea”, rispose esitante il dr. Taddeus.
“Va bene,” disse il sotto-bibliotecario, “se posso la troverò.”
Bertrand Russel
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