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Il progetto Charmex nel Mediterraneo

Posted in Articoli by admin on 24 Giugno 2013

charmexbasinwatch

ROMA, 20 GIU – E’ partita la campagna di misure per valutare lo stato presente e futuro dell’atmosfera nel bacino del Mediterraneo, particolarmente sensibile ai cambiamenti climatici. La campagan e’ stata lanciata nell’ambito del progetto internazionale presentato oggi a Lampedusa dall’Osservatorio Climatico dell’Enea, in un evento organizzato in collaborazione con l’Assessorato del Territorio e Ambiente della Regione Sicilia, Chiamato ChArMEx (Chemistry and Aerosol Mediterranean Experiment), l’Osservatorio Climatico dell’Enea, presente sull’isola di Lampedusa dal 1997, costituisce un “super sito” per la sua collocazione strategica in uno dei siti più meridionali d’Europa. Nato da un’iniziativa francese, il progetto coinvolge gruppi di ricerca di tutta Europa. A Lampedusa collaborano infatti con l’Enea numerosi istituti di Francia, Spagna, Germania e Svizzera. Per l’Italia collaborano le università Roma, Firenze, Genova e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Chiamato Charmex (Chemistry and Aerosol Mediterranean Experiment), l’Osservatorio dell’Enea, presente sull’isola di Lampedusa dal 1997, ha una collocazione strategica in uno dei punti più meridionali d’Europa. Nato da un’iniziativa francese, il progetto coinvolge gruppi di ricerca di tutta Europa. A Lampedusa collaborano infatti con l’Enea numerosi istituti di Francia, Spagna, Germania e Svizzera. Per l’Italia collaborano le università Roma, Firenze, Genova e l’Istituto nazionale di fisica nucleare.

Tra gli obiettivi c’è lo studio del trasporto di inquinanti di origine antropica, gas e particolato, e vista la vicinanza con l’Africa, delle polveri del deserto. Una particolare attenzione è rivolta all’inquinamento prodotto dal traffico navale, molto intenso nel Canale di Sicilia. A questo primo step seguiranno fasi di osservazione lunghe due anni portate avanti con l’obiettivo di studiare la variabilità giornaliera e stagionale, e a raccogliere misure di lungo periodo per valutare le variazioni climatiche in atto nel Mediterraneo.

Alcide Giorgio di Sarra, ENEA
“I dati sono riferiti a scale di riferimento internazionali, quindi sono confrontabili comparabili con misure fatte in molti altri siti e confluiscono in reti internazionali che utilizzano questi dati per delle analisi su scala globale per lo studio del clima. Accanto alle misure sul lungo periodo poi effettuiamo una serie di campagne di misura specifiche con degli esperimenti che sono finalizzati a studiare dei processi specifici che influenzano il clima ma sui quali esistono delle ampie incertezze, ad esempio in questi mesi a giugno e a luglio del 2013 sta avendo luogo un grande esperimento internazionale su tutto il Mediterraneo che si chiama ChArMEx, Chemistry and Aerosol Mediterranean Experiment che è finalizzato a studiare l’influenza delle variazioni nella composizione chimica e del particolato sul clima del Mediterraneo”.

Vincenzo Artale, ENEA

“Il Laboratorio climatologico di Lampedusa in questo momento sta vivendo un periodo di grande creatività scientifica grazie alla progettualità sia nazionale che internazionale, in particolare i progettti ChArMEx e Ritmare, la sua potenzialità osservativa sta aumentando è in progetto di allargare i parametri osservati anche a tutta la colonna d’acqua sviluppando delle boe di altura, di alto mare che possono  contribuire  a fare il monitoraggio anche dell’intera colonna d’acqua. Quindi nei prossimi anni avremo un laboratorio che potrà dare a tutta la comunità nazionale e internazionale una visione continua dal fondo dell’oceano  del canale di Sicilia fino alla stratosfera”.

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