Ambiente Ibleo – Portale ambientalista del Sud-Est Siciliano


Sicilia, da Est a Ovest comuni in fibrillazione per gli impianti di biogas. E a Pozzallo il circolo Legambiente si “autoscioglie”

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo by admin on 30 Gennaio 2020
Progetto Biometano a Zimmardo Bellamagna

Un intero comune in fibrillazione, quello di Calatafimi, in provincia di Trapani. Mentre a Pozzallo, in provincia di Ragusa, il circolo di Legambiente ha deciso di autosciogliersi. Sono gli effetti di due progetti per la costruzione di impianti di biogas, attualmente in discussione ai due poli opposti della Sicilia. Tutto cio mentre i pm antimafia di Palermo indagano sul piano regionale per i rifiuti, da anni in calendario e ancora non approvato. E i due progetti privati stridono proprio con quel piano – che prevede una rete di strutture pubbliche – tuttora fermo. Il 28 gennaio i pm hanno ascoltato l’assessore all’energia, Alberto Pierobon. “Spero di avere definitivamente chiarito ogni aspetto che mi riguarda. Ho un progetto da portare avanti e farò di tutto per andare fino in fondo”, ha detto l’assessore ai giornalisti al termine dell’interrogatorio. L’inchiesta riguarda un affare di oltre 15 milioni con al centro l’imprenditore mafioso Vito Nicastri e il faccendiere Paolo Arata, arrestati insieme ai rispettivi figli e ai due funzionari della Regione che avrebbero preso le tangenti, e accusati, a vario titolo, di corruzione e intestazione fittizia di beni. Da questa inchiesta è nato il filone d’indagine, inviata a Roma per competenza territoriale, sulla presunta tangente pagata da Arata all’allora sottosegretario leghista Armando Siri. Per la procura di Palermo il professore genovese era socio occulto di Nicastri, a sua volta indicato come vicino al latitante Matteo Messina Denaro. Proprio Arata cercava di ottenere le autorizzazioni per due impianti di biogas. E uno doveva sorgere a Calatafimi, dove adesso si discute di un altro progetto, presentato da una società dopo che i piani di Nicastri e Arata si sono arenati….continua su Il Fatto Quotidiano

Commenti disabilitati su Sicilia, da Est a Ovest comuni in fibrillazione per gli impianti di biogas. E a Pozzallo il circolo Legambiente si “autoscioglie”

Pozzallo potrebbe perdere la bandiera blu

Posted in Biogas Zimmardo,Comunicati Stampa by admin on 30 Gennaio 2020

Secondo fonti ben informate provenienti dalla FEE ( Foundation for Environmental Education ), cioè il soggetto che conferisce la Bandiera Blu alle località costiere europee e che attraverso organi locali nei singoli Stati ( i comitati nazionali di giuria ) effettua le visite per le città candidate e il monitoraggio di quelle già beneficiarie, sussistono seri rischi di perdita della Bandiera Blu per Pozzallo ed Ispica, stante l’allarme anche mediatico che sta suscitando la imminente costruzione del mega impianto industriale di biometano nell’area tra Pozzallo e Ispica, a ridosso dei rispettivi litorali dove gli ecosistemi costieri e le aree naturali verrebbero contaminati in barba alla legislazione ambientale. Del resto: che fine farebbero i litorali di S. Maria del Focallo, Pietre Nere, Raganzino, Maganuco e Marina di Modica quando il maestrale che soffia da Nord- Ovest porterebbe con sè i miasmi delle concimaie a cielo aperto e della desolforazione? La perdita del prestigioso riconoscimento arrecherebbe danni incalcolabili al turismo.
Ecco perché nel triangolo Modica – Ispica – Pozzallo c’è di più e del nuovo. In risposta alle intimidazioni al Sindaco di Pozzallo, purtroppo, si registrano inedite e pericolose forme di campanilismo assieme alla cocente sfiducia nelle istituzioni. I pozzallesi ancora una volta si sentono espropriati, umiliati e offesi, mentre si moltiplicano i dubbi e le perplessità dei modicani per la decisione del Sindaco Abbate, ormai al servizio del trio La Via – Leocata – Legambiente Regionale e per le contestuali scelte amministrative palesamente contraddittorie. Qual è infatti il senso della partecipazione alla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico del 2019 visto che la Necropoli di Bellamagna, a ridosso del costruendo impianto di biometano, sarà appestata dai miasmi e dagli insetti? Siamo in presenza a forme di manicheismo amministrativo che oscillano tra il populismo mediatico ( Modica è stata candidata a Capitale italiana della cultura per il 2021 ) e la sottomissione ai potentati economici esterni ed interni alla città.
Come si fa ad ignorare il volere della comunità scientifica, dei pozzallesi, dei modicani, degli ispicesi, della Chiesa che considera sbagliata non la produzione del biometano ma la localizzazione a Bellamagna?
Si può ammorbare la città di Pozzallo e sacrificare il patrimonio ambientale e naturale, fonte di ricchezza per il turismo ed il suo indotto, sull’altare degli interessi di pochi?
Saranno ancora una volta i cittadini assieme alle forze politiche e sociali responsabili a mobilitarsi nella città di Pozzallo. Nelle prossime settimane ci saranno una serie di iniziative anche eclatanti: la nostra salute, il nostro tessuto socio produttivo, il nostro ambiente e il nostro mare non saranno svenduti alla cordata finanziaria di turno.
Modica 24/01/2020
Giovanni Avola

Commenti disabilitati su Pozzallo potrebbe perdere la bandiera blu

Trafficanti di apparenze. Il sistema Montante tra segreti e rifiuti

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Video by admin on 29 Gennaio 2020

L’inchiesta sul sistema Montante a Caltanissetta svela interessi del leader di Confindustria Sicilia nella gestione del ciclo dei rifiuti. Conferma il ruolo del servizi. Diversi 007 italiani appaiono tra gli indagati. Vi mostriamo per la prima volta le immagini della discarica di Siculiana. Il reportage di Pino Finocchiaro –
See more at: RAINEWS 24

Commenti disabilitati su Trafficanti di apparenze. Il sistema Montante tra segreti e rifiuti

Legambiente si spacca sull’ impianto di biogas a Bellamagna

Posted in Articoli,Biogas Zimmardo,Comunicati Stampa by admin on 19 Gennaio 2020

Il progetto di un impianto di biogas nel Ragusano ha aperto una frattura in Legambiente. Così grande da portare il circolo “a valata” di Pozzallo allo scioglimento, per dissensi sulla linea regionale dell’associazione ambientalista. L’impianto che dovrebbe sorgere in contrada Zimmardo-Bellamagna, a pochi chilometri dal centro di Pozzallo, ma in territorio di Modica, ha messo uno contro l’altro i due comuni. E non solo.
“Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione – si legge in una nota del circolo pozzallese – siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti”. Una posizione che cozza con quella di Legambiente regionale che si era espressa positivamente per l’apertura dell’impianto, definendo strategico il ricorso al biogas come fonte rinnovabile….. continua su Repubblica

Legambiente Pozzallo

Pozzallo: il Circolo “a valata” molla gli ormeggi per incompatibilità di vedute con Legambiente nazionale.

Il Circolo Legambiente “a valata” di Pozzallo, nelle scorse settimane, ha avuto occasione di esprimere ripetutamente, nelle sedi appropriate, il proprio disaccordo nei confronti della posizione di Legambiente relativa all’impianto di biogas da realizzarsi a Zimmardo-Bellamagna, a ridosso dell’abitato di Pozzallo.

La scelta del sito, a 800 metri dal confine con il nostro Comune e a 19 chilometri da Modica (non “tra Modica e Pozzallo” come da più parti scritto quasi a far intendere una rassicurante ed indolore equidistanza tra i due Comuni), rappresenta il punto sul quale si addensano le maggiori perplessità.

Pur comprendendo e ribadendo l’importanza dell’utilizzo di fonti energetiche alternative, il loro sviluppo e la loro incentivazione, siamo tuttavia convinti che l’installazione di un impianto di tal genere non possa ignorare l’eventuale impatto, e non solo visivo, che esso provocherebbe laddove ubicato. Per questo riteniamo quantomeno inopportuna la realizzazione di un impianto di biogas, come quello in questione, in prossimità di un nucleo abitativo di 20mila abitanti, peraltro in una zona residenziale e turistica che potrebbe essere fortemente penalizzata da eventuali problemi di malfunzionamento e/o cattiva manutenzione. Quel complesso, nella migliore delle ipotesi lascerebbe una vistosa ed indelebile cicatrice nel paesaggio circostante.

La nostra città, ancora una volta, è vittima di scelte proditorie e scellerate, operate da amministratori del comune di Modica, da politici e da imprenditori per nulla sensibili alle esigenze e alle problematiche di una intera popolazione. L’“accerchiamento” subito dal nostro territorio, con gli effetti negativi causati dalle pluriennali emissioni tossiche del cementificio, dai fumi della ferriera e dal forte impatto ambientale della zona industriale, sembra non aver mai fine.

Siamo altresì convinti che tra i compiti e le missioni di una associazione ambientalista vi sia anche quello di tener conto delle giuste e motivate istanze che provengono dai cittadini che essa stessa intende tutelare e rappresentare, senza per questo lasciarsi suggestionare o influenzare dal clima dominante o da comode ed opportunistiche prese di posizione. Tra i componenti del Circolo c’è chi, da sempre, è abituato a combattere e lottare controcorrente, incurante del fatto di essere in netta minoranza e per questo pronto anche a pagare di persona e subire boicottaggio ed isolamento, a livello umano e professionale.

La DELOCALIZZAZIONE dell’impianto rimane, dunque, PRIORITARIA e FONDAMENTALE per i soci e per il direttivo del Circolo “a valata”.

Tale posizione è stata però valutata come incompatibile con quella ufficiale di Legambiente.

Essendo comunque determinati a difendere e portare avanti la nostra linea, ma, nello stesso tempo, non intendendo infrangere le regole dell’Associazione, così come ci è stato restituito dai vertici di Legambiente, riteniamo più opportuno liberarci dal vincolo associativo. Questa decisione, presa all’unanimità, è frutto di una ponderata e serena discussione all’interno del gruppo, scevra da qualsiasi motivazione polemica ed esclusivamente mirata al raggiungimento di un preciso obiettivo: NO BIOGAS A BELLAMAGNA.

Per i motivi sopraesposti il circolo Legambiente “a valata” Pozzallo, riunito in assemblea, in data 11 gennaio 2020 comunica lo scioglimento dello stesso. Fonte Official page Facebook

Commenti disabilitati su Legambiente si spacca sull’ impianto di biogas a Bellamagna

IL DOPPIO GIOCO FA MALE ALLA CITTÀ

Posted in Biogas Zimmardo,Pubblica Evidenza by admin on 17 Gennaio 2020
Necropoli di Bellamagna

IL DOPPIO GIOCO FA MALE ALLA CITTÀ
Nel febbraio del 2019 il Comune di Modica (vedi La Sicilia del 2 gennaio di quest’anno) partecipa alla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico (TourisMa) prospettando, implicitamente con questa scelta un indirizzo condivisibile di crescita sostenibile della nostra Città.
Ma lo stesso Comune sei mesi dopo, nell’agosto del 2019, autorizza un mega impianto industriale di produzione di Biometano nel cuore della Necropoli di Zimmardo-Bellamagna, compiendo in tale modo una scelta gravissima di aggressione violenta nei confronti di un’area di rilevante interesse archeologico e di straordinario pregio naturalistico e paesaggistico.
Evidentemente, rispetto alle teorie generali e alle esperienze concrete indicate dalla Borsa Mondiale del Turismo Archeologico, le pressanti richieste dei potentati economici locali, che peraltro hanno dimostrato di avere una certa influenza elettorale, hanno avuto almeno sinora il sopravvento.
Non intendo in questa sede approfondire i limiti profondi e i danni enormi che questo modo di amministrare ha arrecato e arreca alla nostra Città; ne’ intendo riproporre i motivi – già pubblicamente espressi- per i quali considero profondamente sbagliata non certamente la produzione di Biometano ma la localizzazione inaccettabile dell’impianto.
Mi interessa porre una sola domanda a tutti coloro che hanno a cuore veramente il bene comune e il futuro della nostra Città: voi siete davvero convinti che la scelta di realizzare l’impianto di Biometano in contrada Bellamagna, in dispregio dei valori della cultura, dell’archeologia, della natura, del paesaggio rurale e mediterraneo, non comprometterà, in modo definitivo, la candidatura di Modica a Capitale della Cultura italiana 2021 ?

Concetto Scivoletto

Commenti disabilitati su IL DOPPIO GIOCO FA MALE ALLA CITTÀ

Biogas: quali rischi per la salute umana?

Posted in Biogas Zimmardo,Video by admin on 17 Gennaio 2020
Prof. MICHELE CORTI, docente di zootecnia montana all’università di Milano, presidente del coordinamento terre nostre dei comitati no biogas no biomasse e per la tutela della salute e dell’ambiente. Dott. VINCENZO CORDIANO, ematologo presso l’ospedale di Valdagno, presidente dell’associazione Medici per l’ambiente della provincia di Vicenza

Nel 2015 il Legislatore, con la Legge n. 68/2015, ha introdotto all’interno del codice penale il Titolo VI-bis, rubricato “Dei delitti contro l’ambiente” prevedendo diverse fattispecie di reato in materia ambientale da cui far discendere -anche- la responsabilità per gli enti ai sensi dell’art. 25-undecies del D.Lgs. n. 231/2001.

Di recente la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25049/2019 del 5 giugno scorso, è tornata ad analizzare il reato di inquinamento ambientale…..continua

Quanto ai concetti di compromissione e deterioramento, si legge invece nella pronuncia, essi “consistono in un’alterazione, significativa e misurabile, della originaria consistenza della matrice ambientale o dell’ecosistema, caratterizzata rispettivamente da una condizione di squilibrio funzionale, incidente sui processi naturali correlati alla specificità della matrice o dell’ecosistema medesimi o da una condizione di squilibrio “strutturale”, connesso al decadimento dello stato o della qualità degli stessi”.

Commenti disabilitati su Biogas: quali rischi per la salute umana?

MODICA, IMPIANTO DI BIOGAS SI DECIDE DI NON DECIDERE

Posted in Biogas Zimmardo,Video by admin on 17 Gennaio 2020
Servizio di Canale 74

Rabbia dei pozzallesi al consiglio comunale sul biogas – Servizio di Video Regione
Commenti disabilitati su MODICA, IMPIANTO DI BIOGAS SI DECIDE DI NON DECIDERE

IMPIANTO BIOGAS I CITTADINI TORNANO A RIUNIRSI

Posted in Biogas Zimmardo,Video by admin on 9 Gennaio 2020
Servizio TG24

Assemblea cittadina lo scorso 7 gennaio che non lascia spazio a dubbi e tentennamenti ma che piuttosto rilancia un assordante e cristallino “NO” all’impianto industriale di biogas alle porte di Pozzallo. La sala convegni dello Spazio Cultura “Meno Assenza” mai aveva visto un pubblico così numeroso, così tante le presenze su entrambi i livelli della struttura, da lasciare in piedi decine di cittadini attenti e “concentrati” che dal primo all’ultimo momento non si sono persi nemmeno una sillaba di ciascun intervento fatto….continua su RTM

Servizio di Video Mediterraneo
Commenti disabilitati su IMPIANTO BIOGAS I CITTADINI TORNANO A RIUNIRSI

..e le stelle girano

Posted in Biogas Zimmardo,Varie by admin on 8 Gennaio 2020
Necropoli di Zimmardo Bellamagna, photo by Alessia Scarso

Necropoli di Zimmardo Bellamagna

Un Paese che distrugge il suo suolo distrugge se stesso. | A Nation that destroys its soils destroys itself.
(Franklin Roosevelt)

Necropoli di Zimmardo Bellamagna, photo by Alessia Scarso
Commenti disabilitati su ..e le stelle girano

Impianto di Biogas, interviene il Vescovo

Posted in Biogas Zimmardo by admin on 28 Dicembre 2019

Nei giorni scorsi il Sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, ha inviato una nota al Vescovo di Noto per chiedere il suo autorevole intervento sulla problematica dell’impianto di biometano che si vorrebbe realizzare in contrada Zimmardo-Bellamagna.
Nello scritto il primo cittadino di Pozzallo afferma che lo scorso 18 febbraio, in concomitanza con la visita del Cardinale Gualtiero Bassetti, è stato sottoscritto tra la Diocesi di Noto e le Amministrazioni Comunali di Avola, Ispica, Modica, Noto, Pachino, Portopalo, Pozzallo, Rosolini e Scicli un “Impegno per il bene comune nel solco di Giorgio La Pira e del suo sogno di costruire città vive”.
Al primo punto dell’Impegno sottoscritto, prosegue la nota, è indicata la necessità di “consultarsi in maniera permanente sui temi di interesse comune per lo sviluppo del territorio, incontrandosi tutte le volte che si rende necessario” ed a seguire è stato concordato di “costruire un rapporto di reciproca solidarietà per essere ciascuno al fianco dell’altro su temi di interesse prioritari delle singole città” ed inoltre di “ verificare e trovare una mediazione e una sintesi laddove alcuni interessi tra le città dovessero configgere”.
In particolare proprio su questo punto previsto nell’Impegno, conoscendo la sua particolare attenzione e sensibilità alla problematica – aggiunge il Sindaco Ammatuna – desidero esternarle le mie preoccupazioni per quanto sta succedendo nella mia città a proposito dell’ipotesi di realizzare un impianto di biometano, ubicato in territorio di Modica ma a poche centinaia di metri dal confine con il comune di Pozzallo e vicino ad insediamenti abitativi.
I cittadini di Pozzallo si sono ribellati in massa contro quello che ritengono un sopruso, in questa azione supportati da tantissimi abitanti di Modica che ritengono l’insediamento dell’impianto nella zona di Zimmardo-Bellamagna una profonda ferita inferta ad un territorio di notevole pregio paesaggistico.
Le confesso la mia preoccupazione per eventuali degenerazioni della situazione e chiedo un suo autorevole intervento, nel caso lo ritenga opportuno nel rispetto della sua missione, per convocare un’assise degli enti sottoscrittori dell’ Impegno per il bene comune avente come ordine del giorno la problematica suindicata.
Alla richiesta del primo cittadino di Pozzallo il Vescovo di Noto ha celermente risposto, con una nota con la quale lo ringrazia vivamente “per l’attenzione da Lei rivolta all’ “Impegno per Bene Comune” sottoscritto dai nove Comuni ricadenti nel territorio della Diocesi di Noto, che vuol essere uno strumento di orientamento per la risoluzione di particolari problematiche sociali che richiedono un maggior apporto collettivo delle istituzioni e della società civile.
“In merito alla Sua richiesta – prosegue Mons. Staglianò – e alla problematica da Lei esposta con Lettera del 20 Dicembre 2019, riguardante il vasto tema dell’ambiente che è sempre più oggetto di interesse non solo della comunità politica e del campo della scienza ma di tutta l’opinione pubblica, desidero richiamare quanto insegnato da Papa Francesco nella Enciclica Laudato si: “Ci sono discussioni, su questioni relative all’ambiente, nelle quali è difficile raggiungere un consenso. Ancora una volta ribadisco che la Chiesa non pretende di definire le questioni scientifiche, né di sostituirsi alla politica, ma invito ad un dibattito onesto e trasparente, perché le necessità particolari o le ideologie non ledano il bene comune” (LS 188).
A partire da quanto affermato dal Papa – continua la risposta del Vescovo di Noto – sento quindi anch’io il dovere di invitare ad affrontare insieme un “dibattito onesto e trasparente”, affinché la problematica in oggetto riguardante come Lei scrive la realizzazione di un “impianto di biometano” possa trovare presto una soluzione all’insegna del bene comune. Nel dibattito auspicato è imprescindibile un attento riferimento al diritto ma il coinvolgimento attivo e spontaneo di numerosi cittadini di Pozzallo e Modica nella problematica, come Lei testimonia, è un buon segno che indica già un inizio positivo per la ricerca del bene comune, ed è ancora Papa Francesco ad illuminarci in tal senso: “Poiché il diritto, a volte, si dimostra insufficiente a causa della corruzione, si richiede una decisione politica sotto la pressione della popolazione. La società, attraverso organismi non governativi e associazioni intermedie, deve obbligare i governi a sviluppare normative, procedure e controlli più rigorosi. Se i cittadini non controllano il potere politico – nazionale, regionale e municipale – neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali. D’altra parte, le legislazioni municipali possono essere più efficaci se ci sono accordi tra popolazioni vicine per sostenere le medesime politiche ambientali” (LS 179).
“Alla luce di quanto fin qui considerato – conclude il Vescovo Staglianò – per rendere operativo l’Impegno per il Bene Comune a suo tempo sottoscritto, incarico il mio vicario episcopale per la pastorale sociale don Salvatore Cerruto di convocare un incontro tra le varie parti interessate al fine di poter affrontare costruttivamente il dibattito sopra indicato”.
“Ringrazio Mons. Staglianò – afferma il Sindaco di Pozzallo – per la disponibilità e la celerità con la quale ha dato risposta al mio invito e credo che il suo autorevole intervento possa facilitare la risoluzione di una problematica che sta tenendo in allarme l’intera città”.

Commenti disabilitati su Impianto di Biogas, interviene il Vescovo

Lunedì 16 dicembre Pozzallo, Manifestazione contro impianto Biometano

Posted in Biogas Zimmardo,Pubblica Evidenza by admin on 12 Dicembre 2019
Commenti disabilitati su Lunedì 16 dicembre Pozzallo, Manifestazione contro impianto Biometano

Il Lavinario Zimmardo-Bellamagna ed il PAS

Posted in Biogas Zimmardo,Documenti by admin on 6 Dicembre 2019

Contrade: Zimmardo superiore, Zimmardo inferiore, Fondolongo, Bellamagna

Lungo circa 700 metri, il lavinario nasce in contrada Zimmardo inferiore. Comincia con una lieve depressione che si approfondisce sensibilmente nel punto intermedio per tornare, dopo quest’incertezza, al suo profilo di convogliatore superficiale. Il corso segue un andamento SO-NE (parallelamente alla consortile Bellamagna -Zimmardo), è largo una quarantina di metri, profondo 4-5 metri e, dopo i primi 500 metri, acquista definitivamente le sembianze del lavinario. In particolare il fondo si fa pietroso e la vegetazione si attenua vistosamente.

La flora riscontrata è di tipo quasi esclusivamente agrario. Tra le essenze arboree prevalgono l’Olea sativae, di poi, la Ceratonia èdulis. Non mancano, tuttavia, l’Olea sylvestris, la Ceratonia selvatica e la Chàmaerophos humilis (leggere passeggiate nei dintorni di modica), comprese tra le essenze tutelate dal legislatore. Anche nella flora erbacea si avverte la prevalenza delle specie che, normalmente, sono di contorno all’attività agricola: l’Arum italicum, l’Arisarum, l’Avena, la Beta sulcata, la Borrago, la Brixa maxima, varie specie di Bromus, … etc.
Sono presenti tuttavia, alcune specie interessanti sotto il profilo botanico: l’Anagyris, l’Acanthus spinoso, l’Aristolochia altissima, l’Asparagus albus, la Capsella bursa pastoris, l’Oxalis acetosella, la Centranthus ruber, la Dafne gnidium, l’Hermodactylis tuberosus, e il Raphanus raphanistrum. Il sito, nel complesso, ha una sua caratterizzazione all’interno della tradizione agricola degli iblei.

L’analisi floristica

Il luogo accoglie un numero di essenze proprie della macchia mediterranea tale che potrebbe, tranquillamente, essere incluso tra quelli da sottoporre a protezione. Vi troviamo l’Anagyris, la Ceratonia siliqua, il mirtus communis, il Pistacia lentiscus, l’Olea sylvestris e la Chàmaerops humils,. sul piano quantitativo prevalgono il Myrtus, che è vistoso (ossia visibilmente diffuso), la Ceratonia siliqua ed il Lentiscus. Non esistono essenze proprie della flora ripariale e mancano, quasi del tutto, quelle che caratterizzano la flora rupestre ad eccezione della Centranthus ruber.

Considerato che il sito, pur presentando sei (e non cinque) delle specie richieste dal legislatore per l’identificazione di un’associazione a macchia mediterranea, è sostanzialmente destinato ad attività agricola, non può essere sottoposto a tutela di cui trattasi. Sarebbe consigliabile, tuttavia, che l’autorità comunale riflettesse sulla opportunità di tutelarlo per due ragioni:

a) perché presenta alcune essenze che, in territorio di Modica, si trovano quasi esclusivamente in esso e nell’attigua contrada Fondolongo- Ci riferiamo, ad esempio, all’Hermodactylis teberosus,

b) perché accoglie numerosi esemplari secolari, oltre che spettacolari, di Olea sativa e di Ceratonia èdulis.

Valutazione Ambientale Strategica della Variante Generale del Piano Regolatore Generale del Comune di Modica

Particolare forma di tutela dovrà essere prevista nelle NTA per l’intero corso del Vallone

Religione (individuato con il n° 74 dello Studio agricolo forestale) e dei lavinari Benarifi

(individuato con il n° 72 dello S.A.F.) e Zimmardo-Bellamagna (n° 73 dello S.A.F.), esterni al

perimetro del pSIC omonimo e individuati nella Tav. IC di integrazione allo Studio Agricolo

Forestale. Si dovrà individuare una zona di rispetto dalle sponde o piedi degli argini per una

fascia di 150 mt ciascuna, da individuare e rappresentare nelle tavole di PRG. Nella zona di

rispetto sono esclusi interventi di trasformazione urbanistica, edilizia e infrastrutturale; sono

compatibili interventi volti alla difesa ldrogeologica con esclusivo ricorso a tecniche di

ingegneria naturalistica, alla bonifica e al restauro ambientale e paesaggistico;

Commenti disabilitati su Il Lavinario Zimmardo-Bellamagna ed il PAS
« Previous PageNext Page »